Nel calderone delle indagini sono finite altre tre persone anch'esse dipendenti dell'ente strumentale della Regione preposto allo svolgimento di interventi sul territorio nel campo della forestazione
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I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Catanzaro, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per circa 93mila euro, emesso dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, nei confronti di un soggetto, operaio forestale dell’Azienda Calabria Verde, indagato, unitamente ad altri tre dipendenti dell’ente, per truffa aggravata ai danni dello Stato e falsa attestazione di presenza in servizio.
Le investigazioni condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/Gruppo Tutela Spesa Pubblica della Guardia di Finanza di Catanzaro, eseguite nelle province di Catanzaro, Roma e Reggio Calabria, con la collaborazione del Comando Provinciale di Roma, hanno consentito di ipotizzare (nella fase delle indagini preliminari che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) sistematiche condotte assenteistiche da parte di un dipendente dell’Azienda Calabria Verde, ente strumentale della Regione Calabria preposto allo svolgimento di interventi sul territorio nel campo della forestazione e della difesa del suolo, anche nel periodo in cui il soggetto si trovava in detenzione domiciliare con il permesso di uscire di casa proprio per recarsi al lavoro. Il procedimento penale per le ipotesi di reato è attualmente nella fase delle indagini preliminare.
I nomi
Destinatario del sequestro: Nicola Bruzzaniti.
Gli atri indagati: Giuseppe Criaco, Antonio Romeo e Pasquale Romeo.