All’epoca dei fatti alla dottoressa ed una collega erano stati contestati i presunti reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e false attestazioni della presenza a lavoro
Dovrà restituire oltre mezzo milione di euro. Per la Corte dei Conti un ruolo nel danno erariale lo avrebbero avuto anche gli ex amministrativi con «condotte omissive e omertose». «Tutti sapevano ma hanno scelto di tacere»
Ci collegheremo con Cosenza durante la nuova puntata della trasmissione d'approfondimento di LaC Tv dove discuteremo con alcuni ospiti. Appuntamento alle 14.30
VIDEO | Avrebbe ricevuto lo stipendio per cinque anni senza svolgere neppure un'ora di lavoro. Per il forestale avviato anche un procedimento disciplinare, mentre nei cantieri via a ispezioni e acquisizione delle presenze giornaliere
Dal 2017 al 2022 un operaio 57enne di Melito Porto Salvo non avrebbe svolto neppure un’ora di servizio per Calabria Verde. Nei guai anche i suoi capi squadra: sono indagati nell’inchiesta della Procura di Catanzaro. L'azienda avvia un'indagine interna
Nel calderone delle indagini sono finite altre tre persone anch'esse dipendenti dell'ente strumentale della Regione preposto allo svolgimento di interventi sul territorio nel campo della forestazione
Appellata l'ordinanza parziale di primo grado. Adesso sarà la sezione centrale a pronunciarsi sul caso dell'assenteista che ha avuto eco internazionale. Citati a giudizio anche gli ex dirigenti del Pugliese
Era in servizio in un poliambulatorio medico dell'Alto Jonio: la Guardia di finanza ha eseguito nei suoi confronti il sequestro delle somme indebitamente percepite. Coinvolte anche altre sei persone
Il Tribunale ha giudicato il ricorso infondato e ha confermato la legittimità del licenziamento: «L'assenza per un così lungo lasso di tempo, circa sette anni, mina in radice l'affidamento del datore di lavoro»
Prosciolti invece perché il fatto non sussiste i tre componenti della commissione disciplinare dell'azienda ospedaliera. Il processo per il presunto assenteista si aprirà il prossimo aprile
La Procura della Corte dei Conti ha avviato un procedimento contabile nei confronti di nove dipendenti dell'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio. Duro il giudizio del Pm: «Dentro l'ospedale substrato omertoso»
Accusato di truffa aggravata e falsa attestazione della presenza in servizio. Il dipendente dell'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio era rimasto coinvolto anche nell'operazione denominata Cartellino Rosso
Si allontanavano dal posto di lavoro senza registrare uscita e rientro, oppure arrivavano in ritardo dopo che i colleghi avevano già timbrato per loro: in totale non prestate 120 ore di servizio (ASCOLTA L'AUDIO)
Il difensore di oltre 70 sanitari: «C’è chi ha coperto i turni dei colleghi assenti con grande senso di responsabilità e sacrificio. Alcuni sono pazienti oncologici, altro che malati immaginari»
In alcuni casi a firmare i certificati giustificativi erano familiari. Tredici i professionisti sottoposti a sequestro preventivo. Alcuni avrebbero accumulato oltre 170 giorni di assenza dal lavoro
Restituzione degli atti in Procura invece per Antonio Gallucci, direttore medico di presidio dell'ospedale di Lamezia Terme. Non passa il vaglio del Gup l'accusa di abuso d'ufficio
Secondo gli inquirenti, gli impiegati con diversi profili di responsabilità, figuravano in servizio ma non erano in realtà in ufficio. Il 29 settembre l'udienza preliminare
Dovranno rispondere di truffa aggravata e falsità materiale. Sono dipendenti dell’Asp e impiegati nelle strutture ospedaliere di Gioia Tauro, Palmi, Polistena, Oppido Mamertina e Taurianova
I due dipendenti dell'Asp di Catanzaro Antonio Gallucci e Rosario Tomarchio dovranno comparire il prossimo 8 luglio dinnanzi al Gup con l'accusa di truffa, abuso d'ufficio e falsa attestazione della presenza in servizio
Numerosi gli episodi di assenteismo ricostruiti dalla Guardia di Finanza. Emersa la collaborazione di altri agenti che timbravano il cartellino del proprio superiore
Andava in ambulatorio, timbrava e tornava a casa: il tutto documentato dalla Guardia di finanza che lo arrestò nel 2016. L'azienda sanitaria lo licenziò ma il Tribunale di Lamezia decise per il reintegro: sentenza ora ribaltata
Avrebbero dovuto licenziarlo e invece secondo la commissione di garanzia «non c'erano le condizioni necessarie». Coperto anche dai dirigenti dell'ufficio Risorse umane, tra cui Vittorio Prejanò, oggi comandato alla Regione
Una condanna in abbreviato e due assoluzioni. Questa la decisione del gup Marina Russo per gli indagati coinvolti nell’inchiesta dei carabinieri. Ipotizzati i reati di falso e truffa
La Procura di Palmi ha emesso l'avviso di conclusione indagini. Secondo gli inquirenti, dopo aver timbrato si allontanavano per svolgere le proprie attività