Gli ultras nerazzurri sostituiscono la guida di Beretta, finito in carcere, e prendono posizione dopo un «doveroso periodo di riflessione a causa dei drammatici avvenimenti»
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«Si è deciso di modificare la rotta. Dopo una lunga riflessione, abbiamo ritenuto fosse necessario dare un segnale chiaro, mettendo con più vigore al centro di tutto il nostro impegno». Lo scrive la curva nord interista in un post sui social, dopo l'omicidio di Antonio Bellocco, erede dell'omonima cosca della 'ndrangheta, per il quale un paio di settimane fa è finito in carcere Andrea Beretta, ormai ex capo ultrà nerazzurro, sostituito al vertice della curva da Renato Bosetti, dopo una riunione degli ultras nei giorni scorsi.
«Ripartire insieme, per il bene dell'Inter e della sua gente - si legge nel messaggio su Instagram - ci siamo presi un doveroso periodo di riflessione dopo i drammatici avvenimenti che, sebbene non abbiano a che fare con le dinamiche dei frequentatori della curva, hanno inevitabilmente sconvolto tutto il nostro ambiente».
Il «recente passato e in particolare gli ultimi due anni di incessante impegno di chi ha guidato la nord sul campo - proseguono gli ultrà - ha mostrato dove siamo stati capaci di portare la qualità del nostro sostegno e i risultati sono davanti agli occhi di tutti ma nonostante ciò si è deciso di modificare la rotta».
E parlano di una «nuova guida motivata e pronta ad assumersi il peso di una così importante responsabilità». E ancora: «Adesso, sebbene siamo certi che la macchina del fango contro di noi e di ciò che rappresentiamo non si fermerà, continueremo per la nostra strada».