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Nel primo pomeriggio di oggi, il presidente della regione Mario Oliverio ha visitato gli ospedali di Mormanno e di Castrovillari accompagnato dal Commissario dell’Asp di Cosenza Gianfranco Filippelli. Al tavolo anche l’onorevole Franco Pacenza, il sindaco di Mormanno Guglielmo Armentano e il direttore sanitario Marilena Morano. “Siamo l’unica struttura pubblica riabilitativa– ha dichiarato la Morano –, questo è stato fino all’evento sismico di tre anni fa. Oggi non sappiamo chi siamo, vogliamo un’ identità e vogliamo sapere cosa fare con le nostre professionalità”.
“Il mio mandato da commissario si fonde sull’idea che non ci possano essere squilibri nel territorio – ha dichiarato il commissario dell’Asp di Cosenza - qualsiasi mio atto non prescinde dal giudizio del presidente Oliverio che ci sta aiutando in questo arduo lavoro. La struttura di Mormanno sarà utilizzata per come è stata disegnata”.
Anche il presidente Oliverio, nel suo intervento, ha evidenziato le potenzialità della struttura di Mormanno. “Mormanno ha anticipato con intelligenza, grazie al lavoro di Giacinto Luzzi ciò che viene fatto oggi da una struttura specializzata in direzione della riabilitazione”. “Abbiamo una carenza da questo punto di vista – ha evidenziato Oliverio - come ho già dichiarato dopo un incontro con il commissario Scura e il sub commissario Urbani, questa è l’unica struttura pubblica nel settore riabilitativo e non possiamo rinunciare a strutture così specializzate”. Per il presidente Oliverio la strada da percorrere è “il recupero di alcune strutture depotenziate in questi anni che potranno essere riconvertite in strutture riabilitative”.
Il governatore ha poi spiegato come, nella zona ci sia un situazione paradossale per via del piano. “Abbiamo avuto – spiega Oliverio - un incremento della mobilità passiva anche per patologie che non richiedono cure specialistiche, con un costo notevolmente superiore rispetto a quando le strutture chiuse operavano. Dobbiamo ricreare servizi che rispondano alle esigenze dei cittadini in quest’area”.
“Anche nel settore sanitario daremo la svolta necessaria per risolvere i tanti problemi dei calabresi. I territori devono riconquistare i servizi di cui sono stati spogliati. Ho chiesto di essere commissario – ha continuato Oliverio - perché ritenevo che durante i cinque anni di commissariamento hanno messo in ginocchio la sanità. Abbiamo speso 251 milioni di euro per i calabresi che scelgono di andare fuori. La potestà in materia sanitaria è della regioni con una interlocuzione positiva che è del commissario Scura. Noi misureremo i risultati della collaborazione perché io ho la responsabilità che mi è stata affidata dalla maggior parte dei calabresi, non tradirò la loro fiducia e per farlo devo risolvere i problemi della sanità”.