Mentre in pieno clima vacanziero la stagione estiva prosegue, a poca distanza dalla trafficata stazione marittima di Reggio Calabria, a bordo di un peschereccio, 136 migranti, tutti uomini di cui molti minori, sono arrivati al porto della città dello Stretto. Tra loro molti egiziani e siriani e anche qualche palestinese. Dopo le prime attività di soccorso, l'espletamento del tampone e il triage sanitario, tutti sono apparsi, per quanto possibile, in buone condizioni di salute. Solo un giovane, particolarmente disidratato e indebolito ha necessitato del trasferimento al pronto soccorso.

A gruppi hanno lasciato il molo, poi ripulito dai volontari del coordinamento ecclesiale sbarchi, per essere condotti presso la struttura dello Scatolone, nelle cui adiacenze la Polizia di Stato ha allestito la postazione per il fotosegnalamento. Il Comune che ha giù provveduto ai primi ristori e alla collocazione delle brande presso lo Scatolone, provvederà anche ai pasti. La prefettura procederà prossimamente con il piano di riparto disponendo il loro trasferimento in apposite strutture.

Nessuna tendostruttura al porto di Reggio

Al porto autorità, forze dell’ordine e volontari, sempre molto preziosi, ma nessuna tendostruttura allestita per la prima accoglienza. Medici e Croce Rossa hanno operato con un’ambulanza posta a parete per garantire un minimo di privacy durante le visite mediche. All’ombra di una grande nave ormeggiata decine hanno atteso il loro turno per incontrare il medico. Messa a disposizione già da qualche settimana dalla Protezione Civile comunale, la tendostruttura è, tuttavia, ancora in attesa delle ultime autorizzazioni per poter essere montata. Insomma nonostante la stagione calda e quella più drammaticamente segnata dalle traversate della speranza, sia già inoltrata, si registra un forte ritardo sul fronte delle strutture per la prima accoglienza di competenza comunale.

In attesa dei moduli e della burocrazia

«In occasione di una recente riunione in prefettura, era stato stabilito di montare la tendostruttura per la prima accoglienza fornita dalla Protezione Civile, ma al momento di procedere siamo stati bloccati poiché mancavano alcune autorizzazioni che attendiamo a breve. Intanto oggi abbiamo assicurato il pronto allestimento dello Scatolone e i pasti. Inoltre, grazie alla sinergia con la vicaria del prefetto, Maria Stefania Caracciolo, abbiamo richiesto e ottenuto dei moduli per l’accoglienza da allestire in apposita sede già individuata a Reggio. Tali moduli, però non sono ancora arrivati», ha spiegato l’assessore con delega alla Protezione Civile del comune di Reggio Calabria, Rocco Albanese.