Un grave caso di razzismo e di bullismo si sarebbe verificato in un istituto scolastico di Cosenza. Vittime di atti discriminatori, una signora di nazionalità polacca e la figlia. La vicenda, documentata in un articolo dalla Gazzetta del Sud, ha riscosso la ferma condanna da parte della comunità e l’attenzione da parte del Comune della città dei bruzi. E mentre la donna ha raccontato in Questura quanto subito, anche il settore “Educazione”, ha aperto un’indagine interna, allo scopo di chiarire i contorni della vicenda e verificare eventuali responsabilità. Secondo quanto documentato dal giornale, infatti, la signora ha raccontato di essere stata «spintonata e schiaffeggiata dalle mamme delle compagne di classe perché non avevo i soldi per fare il regalo alla maestra». A nulla sarebbero valse le spiegazioni sul delicato momento attraversato. Al suo indirizzo sarebbero giunte frasi offensive come “brutta straniera” e “morta di fame”. Quindi l’epilogo, con la decisione di denunciare la vicenda alle autorità.

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La posizione del Comune di Cosenza

«Se i fatti corrispondessero al vero – riporta una nota del Comune - si tratterebbe di un vergognoso caso di discriminazione razziale ed economico che l'istituto scolastico competente dovrà redarguire e censurare nei modi di legge». In un luogo di tolleranza e convivialità quale la scuola, «non sono tollerabili atti di bullismo verso i bambini e addirittura verso i genitori». Ancor meno l’aggressione e gli insulti ad una madre solo perché non avrebbe avuto la disponibilità economica per fare il regalo alla maestra: «sintomo di pochezza culturale, rispetto alla quale è inconcepibile pensare che la scuola possa risultare estranea solo perché i fatti sono accaduti all'esterno». g.d'a.