Il giudice ha contestualmente disposto la revoca del sequestro con restituzione di tutti i beni alla professionista Simona Albano
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Nessuna frode allo Stato, sentenza di assoluzione con formula piena per Simona Albano, amministratrice dell’azienda catanzarese Siarc. A pronunciarla, il giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, Gabriella Pede. L’imputata era difesa dagli avvocati Vincenzo Ioppoli e Francesco Iacopino. La vicenda risale all’ottobre del 2022. La ditta, attiva nel settore della ristorazione e delle mense, era stata accusata di aver utilizzato crediti d'imposta inesistenti (2.771.069 euro) e di non aver versato le ritenute (1.452.242,98 euro) per i propri dipendenti dal 2017 al 2020. Nella vicenda era rimasta coinvolta anche la madre 91enne, indicata come legale rappresentante.
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Le indagini
Nell’immediatezza delle indagini, la Procura aveva anche ottenuto dal gip il sequestro dei beni per oltre 4 milioni di euro. Nel corso dell’udienza preliminare, la difesa della Albano ha prodotto i risultati dell’attività di indagine difensiva e una consulenza tecnica finalizzate a dimostrare l’infondatezza delle contestazioni elevate a carico dell’amministratrice. Ancora, la Albano si è sottoposta a interrogatorio per chiarire la propria posizione e, all’esito, ha chiesto al Tribunale di essere giudicata nelle forme del rito abbreviato.
La decisione del gup
All’odierna udienza il giudice, esaminate le prove e sentite le discussioni delle parti, ha ritenuto infondate le pesanti accuse mosse alla professionista e, disattendendo la richiesta di condanna ad anni 2 e mesi 4 di reclusione avanzata dal pm ha pronunciato in favore dell’imputata sentenza assolutoria con formula piena, come richiesto dalla difesa, disponendo del pari la revoca del sequestro con restituzione di tutti i beni.