Sono dodici le famiglie lametine ostaggio in questo momento di un farraginoso gioco di rimpallo di responsabilità tra Aterp e Comune. Pur essendo legittimamente assegnatarie degli alloggi popolari di via Cianflone e avendo ricevuto le chiavi, il Comune non starebbe adempiendo al pagamento delle utenze a suo carico bloccando così l’entrata delle famiglie all’interno dei propri appartamenti. A segnalarci questa paradossale situazione è l’esponente di Mtl Nuova Lamezia Massimo Cristiano il quale tramite un legale sta cercando di sviscerare la situazione al fine di portarla ad un esito positivo. L’Aterp avrebbe già versato la sua quota parte, manca quella del Comune di Lamezia Terme.
Uno degli assegnatari ci racconta di essersi perfino recato dai Carabinieri per denunciare la lesione di un suo diritto legittimo. Si tratta di un uomo gravemente cardiopatico, attualmente residente in un appartamento al quinto piano senza ascensore. Un’agonia e un rischio per lui entrare ed uscire da casa, mentre negli appartamenti di via Cianflone, proprio per il suo precario stato di salute, gli è stato assegnato un alloggio al primo piano. Ma senza luce e gas non ci può andare a vivere.
«Ci sentiamo presi in giro», si sfoga un altro assegnatario. Anche lui ha versato le caparre e quanto richiestogli, ha le chiavi ma non può vivere nel suo appartamento. E intanto c’è il timore che vengano di nuovo occupati. E’ già successo nelle more di una graduatoria che faticava ad arrivare. Un’occupazione durata poco e costata molto visto che i danni furono ingenti.
Da qui l’appello di Cristiano affinché la situazione possa essere risolta il più rapidamente possibile.