Tra le tante bare adagiate nei magazzini del cimitero di Rende ci sono anche quelle della famiglia Giordano, deceduta lo scorso 12 febbraio nelle tragiche circostanze raccontate dalla cronaca. In tutto le salme ancora prive di una sistemazione sono una trentina, altre sessanta hanno trovato collocazione provvisoria all’interno di loculi privati, temporaneamente espropriati dal comune. L’amministrazione apre il camposanto ai nostri obiettivi, senza tentare di nascondere la polvere sotto il tappeto, dopo la denuncia nei giorni scorsi, del problema determinato dalla carenza di spazi, da parte del consigliere comunale pentastellato Domenico Miceli.

 

Lavori in corso

Si tenta di tamponare l’emergenza lavorando alla costruzione di nuovi loculi. Entro due settimane, fa sapere l’ufficio tecnico, saranno disponibili 80 nuovi posti ubicati in due diverse aree cimiteriali dove i lavori sono stati quasi ultimati. Una ulteriore edicola da 130 posti sarà pronta per il mese di novembre. Ci sarebbe lo spazio per allargarsi ad un adiacente terreno, ma la zona sarebbe sottoposti a vincoli di tipo idraulico. Per questo l’amministrazione della città del Campagnano ha avviato la progettazione di una nuova struttura nei pressi del confine con l’abitato di San Fili. Ma per quest’opera i tempi si preannunciano piuttosto lunghi.