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LaPresse29-01-2012 Milano, ItaliacronacaMilano, controlli della Guardia di FinanzaNella foto: la Guardia di Finanza effettua controlli nelle vie dello shopping
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, su ordine della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno sequestrato i compendi aziendali di due società commerciali con sede legale a Taurianova (RC), per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro, nei confronti di Carmelo Sposato 43 anni e Giovanni Vincenzo Surace 34 anni, recentemente colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere rispettivamente per i reati, tra gli altri, di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, nell’ambito dell’operazione di polizia “Terramara Closed”.
Il sequestro dei giorni scorsi
Il provvedimento in rassegna segue l’ulteriore sequestro patrimoniale per complessivi 25 milioni di euro (tra compendi aziendali e quote societarie di 21 società commerciali, unità immobiliari, terreni, beni mobili e rapporti finanziari) eseguito nei giorni scorsi, nell’ambito della richiamata operazione di polizia, dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria unitamente a personale del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria che hanno altresì eseguito provvedimenti restrittivi personali nei confronti di n. 47 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, trasferimento fraudolento di valori, procurata inosservanza di pena e porto illegale di armi, con l’aggravante delle finalità mafiose.
Il patrimonio accumulato dalla cosca
Le attività investigative sono state finalizzate ad individuare i vertici – e il patrimonio illecitamente accumulato – dell’articolazione territoriale della cosca di ‘ndrangheta “Zagari - Fazzalari – Viola” (attiva nel mandamento tirrenico della provincia reggina e prevalentemente operante nel comune di Taurianova e zone limitrofe) nonché a riscontrare diverse condotte di intestazione fittizia di aziende e di estorsione ai danni di imprenditori locali e imprese vincitrici di appalti nel territorio di egemonia della suddetta consorteria.
Gli interessi sull’edilizia e settore alimentare
Le investigazioni, sviluppate nell’arco temporale 2012-2016, hanno messo in luce sia gli aspetti strutturali, sia quelli dinamici dei gruppi mafiosi “Sposato” - operante in Taurianova e comuni limitrofi - e “Maio-Cianci” - operante nella vicina San Martino (RC) – appartenenti alla citata cosca di ‘ndrangheta “Zagari-Viola-Fazzalari” interessati ad imporsi nel settore dell’edilizia ed in quello alimentare, condizionando, anche attraverso l’accertata infiltrazione nel Comune di Taurianova (RC), l’assegnazione degli appalti per la realizzazione di opere pubbliche.
Oggetto del nuovo provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza - sono le società “EDIL GRONDA S.r.l.” e “CAR.SPO. Edilizia & Immobiliare S.r.l.” operanti nel settore dell’edilizia, risultate essere riconducibili, sebbene formalmente amministrate da terzi, ai citati indagati. E’ emersa in capo a SPOSATO Carmelo, intraneo alla cosca “Sposato” di Taurianova, la disponibilità della “CAR.SPO. Costruzioni Edili & Immobiliare S.r.l.”, nonostante la formale intestazione al di lui nipote. Infatti, la menzionata impresa è risultata essere la naturale prosecuzione, senza soluzione di continuità, della ditta individuale “EDIL COSTRUZIONI di SPOSATO Carmelo”, già sottoposta a sequestro.
La cessione dell’azienda
In particolare, nel 2014 veniva stipulato un contratto di “cessione di ramo d'azienda” con il quale Carmelo Sposato (titolare firmatario della ditta Individuale "EDIL COSTRUZIONI di SPOSATO Carmelo) cedeva alla “CAR.SPO. COSTRUZIONI EDILI & IMMOBILIARE S.R.L.”, rappresentata dal nipote, il ramo d'azienda attinente al settore delle costruzioni edili unitamente ai pertinenti beni ed attrezzature. Altresì, nel 2016 veniva stipulato tra i suddetti un nuovo contratto afferente l’affitto, per 8 anni, del medesimo ramo di azienda.
Allo stato, nessuna somma risulta essere stata corrisposta, a titolo di canone di locazione, dal nipote allo zio Carmelo, individuato quale dominus della “CAR.SPO. Costruzioni Edili & Immobiliare S.r.l.”. La stessa è stata pertanto ritenuta formalmente intestata ad un prestanome con la specifica finalità di evitare il sequestro e la confisca dei beni in materia di misure di prevenzione, ovvero per agevolare il riciclaggio dei proventi dell'attività di estorsione cui il gruppo mafioso “Sposato-Tallarida” era dedito.
L’operazione Terramara
Parimenti, dalle risultanze investigative è emersa una ulteriore impresa, la “EDIL GRONDA S.r.l.”, la quale, nonostante sia formalmente amministrata dal padre, costituisce di fatto la naturale prosecuzione della società “EDIL GRONDA S.a.s. di Surace Giovanni Vincenzo & C.”, intestata al figlio Giovanni e già sottoposta a sequestro nell’ambito della menzionata operazione “Terramara-closed”. “EDIL GRONDA S.a.s.”, prima del suo scioglimento avvenuto nel 2016, aveva ceduto tutti i beni strumentali, compresi gli autoveicoli aziendali in uso e iscritti sul relativo registro dei beni ammortizzabili alla “EDIL GRONDA S.r.l.” nata nella stessa sede legale. Anche in questo caso, non sono stati rilevati in contabilità i relativi pagamenti relativi a tale cessione.
Il sequestro eseguito dalla Finanza
Disposto, quindi, il sequestro preventivo delle richiamate società “EDIL GRONDA S.r.l.” e “CAR.SPO. Edilizia & Immobiliare S.r.l.” compresi “tutti gli elementi presenti nei patrimoni
aziendali (i beni mobili ed immobili, i crediti, gli articoli risultanti dall'inventario, i beni strumentali, la denominazione aziendale, l'avviamento), i conti correnti, nonché tutte le autorizzazioni all'esercizio dell'attività commerciale concesse dalle Autorità competenti”, per un valore stimato in oltre 10 milioni di euro.