Il tdl ha accolto la richiesta dei difensori. Il politico è accusato di associazione mafiosa nell'ambito maxioperazione della Dda di Reggio Calabria Eyphemos contro il clan Alvaro di Sinopoli
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Il tribunale della libertà di Reggio Calabria ha annullato l'ordinanza del gip distruttuale nei confronti di Angelo Alati, ex presidente del Consiglio comunale di Sant'Eufemia d'aspromonte, che in virtù di questo pronunciamento torna in libertà. Il giudici reggini hanno accolto la richiesta di scarcerazione dei difensori del politico, gli avvocati Guido Contestabile e Girolamo Curti.
Angelo Alati, detto "il marocchino", è stato arrestato il 25 febbraio scorso, nell’ambito della vasta operazione Eyphemos, maxioperazione della procura antimafia di Reggio Calabria contro la potente cosca Alvaro di Sinopoli che ha portato anche all'arresto del sindaco di Sant'Eufemia e consigliere regionale Domenico Creazzo.
Alati è accusato dalla Dda reggina di associazione mafiosa perché partecipe al locale di 'ndrangheta di Sant’Eufemia di Aspromonte e ancor più specificatamente alla frangia mafiosa riferibile a Cosimo Idà, nella quale riveste la carica di “mastro di giornata”.
Gli elementi a carico di Angelo Alati sono rappresentati dal contenuto di 5 intercettazioni ambientali nelle quali, secondo il gip di Reggio Calabria, gli intercettati parlano dell'allora presidente del Consiglio comunale e del ruolo di “mastro di giornata” ricoperto nel consesso ndranghetistico eufemiese. Secondo l’impostazione accusatoria, infatti, a Sant’Eufemia esisterebbero due gruppi mafiosi facenti capo uno a Domenico Laurendi e l’altro a Cosimo Idà.
La posizione del collegio difensivo è stata accolta dal tribunale della libertà che ha deciso di annullare l'ordinanza del gip che aveva portato in carcere Alati e di rimetterlo in libertà.