VIDEO | Il 34enne, ritenuto elemento di spicco della cosca Alvaro di Sinopoli, era ricercato dal 2017. Tra i reati contestati: traffico di stupefacenti e associazione mafiosa
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Nella serata di ieri, 2 dicembre, in Sant'Eufemia d'Aspromonte, i Carabinieri della Compagnia di Palmi e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria hanno arrestato Rocco Graziano Delfino, 34 anni elemento di spicco della cosca Alvaro di Sinopoli, in particolare alla frangia mafiosa riferibile a Domenico Laurendi. Partecipava a riunioni in cui si discuteva dell'affiliazione e dell'attribuzione di doti di ‘ndrangheta ai sodali e con il compito di veicolare informazioni agli affiliati.
Alla luce del suo stato di latitanza, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Reggio Calabria, nel marzo 2020, aveva emesso un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, per l’esecuzione di una pena definitiva di 12 anni, 2 mesi e 25 giorni per vari reati contro il patrimonio, rapina, traffico di sostanza stupefacente, porto abusivo di armi ed altro, per associazione mafiosa nell'ambito dell'indagine della Dda reggina, convenzionalmente denominata “Eyphemos”.
L'arresto
I militari, dopo numerosi servizi di appostamento, sono riusciti a individuarlo in un casolare in zona montana di Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) dove era rifugiato, dopo aver cinturato l’intera area, hanno sorpreso Delfino in compagnia del fratello e di un altro parente, entrambi tratti in arresto per concorso in favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena.
È stato trovato in possesso di una pistola cal. 6,35 con matricola abrasa munita di due caricatori e 11 colpi, una carta di identità e una patente di guida (entrambe falsificate), nonché alcune ricetrasmittenti verosimilmente utilizzate dalla rete di favoreggiatori. I tre arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati trasferiti al carcere di Palmi.