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Cosenza - Rinvenuti i resti di Luca Bruni. Il cadavere del figlio del boss “Bella Bella” è stato ritrovato a quasi tre anni dalla scomparsa risalente al 3 gennaio del 2012 nella serata di ieri. A riuscire “nell’impresa” sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo di Cosenza. Lo scheletro è stato avvistato nei pressi di un casolare ad Orto Matera di Castrolibero.
Fondamentali per il ritrovamento le parole pronunciate da un nuovo pentito, il collaboratore di giustizia Adolfo Foggetti, 29 anni, fermato nel novembre scorso a seguito dell’indagini svolte dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Con lui era finito in carcere anche Maurizio Rango. Altro uomo di primo piano della cosiddetta cosca degli “zingari”.
Luca Bruni era uscito dal carcere poco prima di essere eliminato ed aveva assunto, il comando della cosca tentando una riorganizzazione ed espansione della cosca.
Una strada in salita quando vennero rimessi in discussione gli accordi tra la cosca degli "italiani", capeggiata da Ettore Lanzino, e quella degli "zingari", con a capo Franco Bruzzese. Da quanto trapela avrebbe preso parte ad un incontro proprio con Ettore Lanzino e Franco Presta. Un summit che in realtà altro non era per lui se non la trappola mortale.