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Diventa definitiva la condanna a 24 anni di carcere per Antonio Emilio Bartolotta, 39 anni, di Stefanaconi, ritenuto uno dei responsabili della scomparsa e dell’omicidio di Michele Penna, l’assicuratore e segretario cittadino dell’Udc fatto sparire nell’ottobre 2007 ed il cui cadavere non è stato ad oggi ritrovato.
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Michele Penna (in foto) avrebbe pagato con la vita l’intenzione di staccarsi dal clan che sarebbe stato guidato da Nicola Bartolotta (la vittima ne aveva sposato la figlia) per formare una nuova consorteria a Stefanaconi. Secondo gli inquirenti, inoltre, Michele Penna sarebbe stato punito per una presunta relazione con la moglie di un affiliato alla cosca in quel momento detenuto.
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Emilio Antonio Bartolotta il 20 luglio 2010 era stato condannato dalla Corte d’assise di Catanzaro a 25 anni di reclusione – pena confermata in appello il 15 giugno 2012. La Cassazione aveva però annullato con rinvio ed altermine del secondo processo d’appello aveva rimediato una condanna a 24 anni di reclusione. In prescrizione i reati di detenzione illegale di armi, simulazione di reato e occultamento di cadavere. Oltre al risarcimento dei danni alle parti civili, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali. g.b.