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Lascia il carcere per il solo divieto di dimora nei territori dei comuni di Lamezia Terme, Maida e Falerna, Francesco Iannazzo, 62 anni, di Lamezia Terme, condannato a 12 anni di reclusione per associazione mafiosa ed in particolare per aver fatto parte dei clan confederati dei Iannazzo-Cannizzaro-Da Ponte. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha infatti annullato l’ordinanza del gip distrettuale del 20 febbraio scorso con la quale era stata disposta l’applicazione della custodia cautelare in carcere. Per i giudici non è ravvisabile alcun pericolo di fuga “concreto ed attuale” nel comportamento di Francesco Iannazzo che, sebbene poi condannato in primo grado a a12 anni, avrebbe manifestato un contegno teso ad avvicinarsi al territorio di Lamezia Terme e non a fuggire.
In conseguenza di ciò, il Tribunale ha accolto le argomentazioni difensive degli avvocati Antonio La Russa e Francesco Gambardella, ordinando al direttore del carcere di Nuoro di procedere alla scarcerazione di Francesco Iannazzo che non potrà comunque allontanarsi dall’abitazione dalle ore 21 alle ore 7, con obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria competente secondo il luogo di dimora.
La condanna rimediata da Francesco Iannazzo in primo grado a 12 anni di reclusione si riferisce alla sua partecipazione all’omonimo clan diretto da Vincenzino Iannazzo, alias “Il Moretto”. g.b.