Secondo gli investigatori la ditta è gestita, amministrata e rappresentata da persone vicine ad elementi di spicco della criminalità organizzata calabrese
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La Direzione Investigativa Antimafia ha messo in amministrazione giudiziaria un'azienda veronese attiva nel settore della progettazione, riparazione e manutenzione di linee elettriche, operante in Italia ed all’estero e titolare di commesse per circa 90 milioni di euro.
Il provvedimento emanato su proposta formulata congiuntamente dal Procuratore Distrettuale di Venezia e dal Direttore della Dia, colpisce per la prima volta un’impresa avente sede in Veneto gestita, amministrata e rappresentata da persone ritenute vicine ad elementi di spicco della criminalità organizzata calabrese operanti nella provincia di Verona, riconducibili alle famiglie di ‘ndrangheta Versace, Napoli, Albanese e Gerace e a loro volta coinvolte in rapporti commerciali e di malaffare con esponenti della famiglia Giardino, affiliata alla nota cosca di ‘ndrangheta Arena-Nicoscia.
L'interdittiva antimafia arriva da ulteriori approfondimenti svolti dalla Dia nell'ambito dell'operazione "Taurus" che ha documentato assidui rapporti del socio di maggioranza con soggetti affiliati alla consorteria calabrese. L’amministrazione giudiziaria avrà effetto sulla società e il relativo patrimonio aziendale per un valore complessivo prudenzialmente stimato in oltre 3 milioni di euro.