Il prefetto di Verona, Salvatore Mulas, ha adottato un nuovo provvedimento di informazione antimafia interdittiva nei confronti di un'impresa con sede nella provincia e operante nel settore degli autotrasporti, formalmente gestita da un imprenditore 27enne di origine calabrese.

 

Dall'istruttoria svolta dalla Prefettura di Verona, che ha interessato in particolare anche le Forze di Polizia locali e della provincia di origine, è risultato che la ditta si inquadra nel ben più ampio panorama imprenditoriale riferibile al padre del titolare, soggetto coinvolto in una serie di procedimenti penali sia a Verona, che in altre provincie, legati prevalentemente a un sistema di false fatturazioni e nell'ambito dei quali è emersa la presenza anche di diversi soggetti direttamente collegati alla criminalità organizzata di stampo mafioso e, segnatamente, contigui alla 'ndrina Grande Aracri.


Originaria di Cutrò (Crotone) e facente capo al boss Nicolino Grande Aracri, detto "mano di gomma", la 'ndrina negli ultimi anni ha mostrato una particolare aggressivitànei confronti del tessuto economico ed imprenditoriale non solo calabrese ma anche del Nord Italia, in particolare dell'Emilia Romagna, come disvelato dall’pperazione "Aemilia" della Dda di Bologna. (Agi)