Sfida i Mancuso, sostiene di conoscere i segreti della potente famiglia di ‘ndrangheta di Limbadi, parla di omicidi. Il nuovo collaboratore di giustizia Pasquale Megna promette di fare danni nel clan che da decenni detta legge nel Vibonese e non solo, sostenendo di volere cambiare vita, soprattutto per i suoi figli.

«Sono in grado di riferire di omicidi, di tentati omicidi e di tante altre cose, la maggior parte delle quali afferenti fatti di ‘ndrangheta. I Mancuso l’onore non sanno neanche dove sta di casa». Queste le sue parole, perentorie, messe a verbale dagli inquirenti nella sua prima deposizione.

Una collaborazione che apre scenari sino a qualche mese fa decisamente impensabili. Pasquale Megna, 58enne di Nicotera Marina, è stato arrestato nella notte fra l’8 e il 9 gennaio scorso nel quartiere Feudotto di Vibo Valentia dopo essersi dato alla macchia il 2 dicembre 2022 perché accusato dell’omicidio di Giuseppe Muzzopappa, freddato a colpi di pistola la sera del 26 novembre dello scorso anno non lontano dal lungomare di Nicotera.

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