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La Cassazione ha reso definitiva la condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione per il boss Pantaleone Mancuso, detto “Scarpuni”, 56 anni, di Nicotera Marina, ritenuto responsabile di aver procurato e ceduto a Rinaldo Loielo e Filippo Pagano (entrambi di Gerocarne) un potente ordigno esplosivo di due chili e mezzo che doveva servire per far saltare in aria Raffaele Moscato, elemento di spicco del clan dei Piscopisani prima di passare fra i collaboratori di giustizia. La bomba era attivabile a distanza con un sistema di innesco, composto da un ricevitore radiocomandato al quale era collegato un detonatore elettrico.
I fatti costati a Mancuso la condanna sono stati accertati attraverso un'attività di intercettazione ambientale, svolta all'interno del Bar Tony di Nicotera Marina.
Il potente ordigno esplosivo è stato ritrovato dalla polizia il 23 febbraio 2013 nell’auto con a bordo Loielo e Pagano, fermati in località “Serricella” del comune di Rosarno. Erano stati gli stessi due giovani di Gerocarne, alla richiesta dei documenti, ad avvertire i poliziotti del Commissariato di Gioia Tauro che nel bagagliaio avrebbero trovato una bomba, disinnescata poi dagli artificieri arrivati da Reggio Calabria.
Riconosciuta per Mancuso anche l’aggravante delle finalità mafiose.
g.b.