Si è svolta questa mattina una nuova udienza del processo che si sta celebrando con rito abbreviato e scaturito dall'inchiesta denominata Quinta Bolgia. L'operazione istruita dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e che ha portato allo scioglimento dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro per infiltrazioni mafiose.

L'inchiesta

Al termine della requisitoria il sostituto procuratore, Chiara Bonfadini, ha chiesto la condanna per coloro i quali sono accusati di aver promosso e organizzato due gruppi societari - operanti nel settore delle onoranze funebri e dei servizi sanitari - finalizzati all'accapparamento con modalità mafiose della totalità del mercato. Le due società avrebbero formato - secondo l'ipotesi della Procura - una sorta di cartello duopolistico tendente all'esclusione dal mercato delle altre ditte operanti nel settore. 

Le richieste di pena

Il sostituto procuratore ha chiesto la condanna a 14 anni di reclusione nei confronti di Pietro Putrino, 76 anni di Lamezia Terme; 11 anni nei confronti di Diego Putrino, 39 anni di Lamezia Terme, 11 anni di reclusione nei confronti di Diego Putrino, 54 anni di Lamezia Terme; 10 anni e 10 mesi di reclusione sono stati chiesti per Vincenzo Torcasio 41 anni di Lamezia Terme; 12 anni di reclusione nei confronti di Silvio Rocca, 64 anni di Lamezia Terme; 12 anni di reclusione sono stati invocati per Ugo Bernardo Rocca, 36 anni di Lamezia Terme; 6 anni per Francesco Antonio Di Spena, 48 anni di Lamezia Terme; 3 anni e 4 mesi di reclusione nei confronti di Roberto Frank Gemelli, 57 anni di Lamezia Terme; 3 anni e 4 mesi anche nei confronti di Sebastiano Felice Corrado Mauceri, 59 anni di Lamezia Terme; 8 mesi invece e una sanzione del valore di 800 euro nei confronti di Giuseppe Pugliese, ex direttore amministrativo dell'Asp di Catanzaro e 1 anno, 4 mesi di reclusione e una sanzione di 1000 euro per Giuseppe Perri ex commissario straordinario dell'Asp di Catanzaro.