Tutti sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, incendio e usura. Tre indagati sono finiti in carcere, mentre gli altri tre ai domiciliari
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Associazione mafiosa, estorsione, incendio e usura. Tutti reati aggravati dal metodo mafioso. Queste le accuse che la procura antimafia di Catanzaro contesta a 6 persone di Petilia Policastro e Crotonei arrestate nella mattinata di oggi dai carabinieri del comando provinciale di Crotone.
Secondo quanto appreso, 3 indagati sono finiti in carcere, mentre gli altri 3 ai domiciliari. L’ordinanza è stata emessa dal gip distrettuale di Catanzaro. L’attività di indagine effettuata dai carabinieri della compagnia di Petilia Policastro ha riguardato un arco temporale ampio.
Gli inquirenti sono convinti di avere provato l’operatività della locale di ‘ndrangheta a Petilia Policastro e gli interessi criminali in seno alle attività imprenditoriali del territorio.
Indagati in carcere
Nicola Comberiati
Pietro Curcio
Robert Oliveti
Indagati agli arresti domiciliari
Younes El Kharchi
Marianna Poerio
Salvatore Rachieli