È stato bloccato il trasferimento di tutte le salme delle vittime del naufragio da Crotone al cimitero musulmano di Bologna. Grazie alla mediazione della Prefettura e del Comune si è riusciti a dare una risposta alle famiglie che da stamattina stavano protestando contro il trasferimento.

Dopo essere rimasto a colloquio per più di due ore con i funzionari di Prefettura e Questura, all'interno del PalaMilone, il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, rivolgendosi ai familiari delle vittime riunite davanti al palazzetto dello sport, ha annunciato: «Nessuna bara verrà trasferita senza la preventiva autorizzazione e la richiesta dei rispettivi congiunti. Anche chi privatamente ha già indicato la destinazione e completato l'iter autorizzativo troverà la copertura economica del trasferimento approvata dal Viminale - ha proseguito - tutti gli altri non si muoveranno e saranno assistiti anche economicamente. Vi prego - ha concluso il sindaco Voce - rimuovete il presidio, vi sono vicino, vi staremo ancora accanto».

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E quando qualcuno gli ha chiesto un impegno scritto, il primo cittadino di Crotone ha replicato: «Sono qui e ci metto la faccia». I parenti delle vittime hanno infine rammentato che anche il Presidente della Repubblica aveva preso lo stesso impegno. Ora, stanno ancora ragionando sul da farsi, sempre con dignità e lucidità.

A Bologna entro oggi andranno - con l'accordo delle famiglie - 14 salme per le quali il Comune di Cutro ha già rilasciato i certificati necessari. Altre 10 partiranno forse domani. Le 17 salme delle vittime per per le quali le famiglie hanno deciso il trasferimento in Afghanistan resteranno a Crotone fino a che non saranno superati i problemi burocratici.

Il governo, come ha spiegato il prefetto di Crotone Maria Carolina Ippolito, insieme alla Regione Calabria sosterrà i costi per il rimpatrio per tutte le famiglie delle vittime. La Protezione civile ha messo a disposizione degli autobus per trasportare i parenti delle vittime a Bologna.

La posizione della Regione

La Regione Calabria su input del presidente Roberto Occhiuto, aveva predisposto, anche tramite il coinvolgimento della Protezione civile, la possibile tumulazione temporanea delle salme delle vittime del naufragio di Cutro in luoghi cimiteriali presenti nel territorio regionale e presso il futuro cimitero per i migranti di prossima realizzazione nel Comune di Tarsia. Durante la giornata gli uffici della Regione hanno lavorato per percorrere questa ipotesi, poi tramontata per lo stop all'iniziativa arrivato dalla Prefettura di Crotone.