VIDEO | All’atavica carenza di trasporti e infrastrutture, vanno aggiunte le spese di viaggio che sono molto alte qualunque soluzione si scelga (ASCOLTA L'AUDIO)
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A Natale con i tuoi: più facile a dirsi che a farsi. Soprattutto se sei nato in un comune della fascia ionica crotonese, ma per studio o lavoro vivi in una città del nord Italia. Rientrare dai propri cari per le festività natalizie, infatti, diventa un’impresa che mette a dura prova pazienza e portafogli. Intanto, c’è il problema della carenza infrastrutturale: «Abbiamo una sola strada, la statale 106 con le sue rotonde e il suo mancato ammodernamento. C’è l’aeroporto di Crotone che viaggia a singhiozzo e una linea ferroviaria non elettrificata, senza treni: noi viaggiamo sulle littorine», osserva Giuseppe Martino, presidente del Comitato cittadino aeroporto Crotone.
Tornare in aereo
L’aeroporto di Crotone è collegato dalla Ryanair con Bergamo e Bologna ma i voli non sono quotidiani: «Due destinazioni sono poche, così lo scalo non riesce a sopperire alla necessità di questo territorio di poter viaggiare e rientrare per Natale. Ricordiamoci – aggiunge Martino - che in questo periodo, i passeggeri degli aerei non sono turisti, ma gente nata e cresciuta qui, che vuole solo tornare a casa per le feste».
L’altra questione, altrettanto rilevante, che spesso scoraggia il rientro, è il caro biglietti. In prossimità delle feste più attese dell’anno, i costi per viaggiare e tornare al Sud lievitano al pari dei panettoni: bisogna mettere in conto una spesa di 134 euro per volare con Ryanair da Bologna a Crotone il 22 dicembre, prenotando oggi. L’andazzo non cambia se si decide di rinunciare al Natale in famiglia, arrivando in tempo per il cenone di fine anno: il 31 dicembre, per la stessa tratta, si devono sborsare addirittura 100 euro in più. Prezzi solo andata, of course.
Secondo Martino, sbaglia chi pensa che aiuti prenotare in largo anticipo: «È un falso mito, questo. I posti in aereo sono sempre quelli. Ci sarà sempre qualcuno che becca il biglietto a 10, 15 o 20 euro, ma ci sarà sempre qualcuno che invece per ritornare sulla fascia ionica pagherà anche 300 euro».
Dimenticate il treno
Una vera avventura, il rientro in treno: attraversare l’Italia sui binari è un’esperienza consigliata agli audaci, a Natale diventa una missione riservata ai più temerari. Volendo partire all’ultimo minuto da Torino, prenotando oggi per domani, i vagoni sono quasi tutti al completo, tranne per una soluzione piuttosto veloce, che però prevede due cambi, arrivo a mezzanotte e una spesa intorno ai 200 euro a persona, solo andata. «La cosa paradossale - osserva Martino - è che in questi giorni Trenitalia ha lanciato il Freccia Rossa Milano-Parigi in 7 ore con un costo a partire da 29 euro, mentre da Milano per arrivare al Sud si spende 4 o 5 volte tanto».
Non dimentichiamo che dalla stazione di Crotone non passano più treni a lunga percorrenza e l’Intercity Milano-Crotone è ormai un ricordo leggendario. L’alta velocità sulla fascia ionica, per i crotonesi, inizia (o termina, a seconda della direzione) a Sibari, ma per arrivarci bisogna viaggiare su una littorina, che non brilla sempre per puntualità.
Il viaggio in pullman
Ultima chance, il pullman. Quello da Torino impiega anche 24 ore per arrivare a Crotone e non sempre è diretto. Controlliamo la disponibilità ed è tutto pieno fino al 23 dicembre: con un cambio, 22 ore e 45 minuti di viaggio e 117 euro, però, si arriva a casa. «Costi eccessivi rispetto al servizio offerto» commenta ancora Martino. Senza contare l’incognita traffico, qualche cantiere stradale e un giorno intero della propria vita sprecato a osservare l’Italia da un finestrino.