È rientrato oggi in Italia dal Libano, dove era stato arrestato a giugno, Bartolo Bruzzaniti, ritenuto uno dei principali broker del narcotraffico internazionale e capace di organizzare traffici, tra il Sud America e l’Italia, per oltre 2 tonnellate di cocaina al mese.

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L'uomo, 48 anni, - consegnato a Beirut dalle autorità libanesi – è giunto all’aeroporto di Roma Ciampino scortato dal personale dell’Unità I-CAN del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, unitamente ai finanzieri dello Scico e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria. Questi ultimi, d’intesa con la Polaria dello scalo romano, hanno provveduto a notificare il mandato di arresto spiccato, nei suoi confronti, dalla Dda di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri. Come accaduto per il rintraccio e l’arresto, anche in questa occasione, l’Aise ha assicurato la propria fattiva collaborazione.

Nel mese di ottobre 2022, nell’ambito dell’operazione “Tre croci”, condotte dal Gico di Reggio Calabria, Bruzzaniti si era sottratto all’esecuzione di una misura cautelare emessa nei confronti di 36 soggetti coinvolti – allo stato del procedimento e fatte salve le successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità - in un traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravato dalla finalità di agevolare la ‘ndrangheta. In quell’occasione, tra l’altro, i finanzieri avevano sequestrato oltre 4 tonnellate di cocaina, così sottraendo alla criminalità organizzata calabrese introiti stimati in 800 milioni di euro.

Con l’arresto e il rientro in Italia di Bruzzaniti, si chiude il cerchio su tutti i 4 narcotrafficanti di livello mondiale oggetto della misura di cui sopra: Raffaele Imperiale, Bruno Carbone e Antonio Bruzzaniti, fratello di Bartolo, sono stati, in questi mesi, raggiunti dal provvedimento cautelare spiccato dalla Dda reggina. Da ricordare poi che Bartolo Bruzzaniti, oltre in quella di Reggio Calabria, è altresì coinvolto in inchieste in materia di narcotraffico condotte - sotto il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, diretta daGiovanni Melillo - dalle Procure Distrettuali di Milano, Genova e Napoli.