«L'obiettivo è quello di celebrare una giornata molto importante per dare un segnale alla comunità di Scalea». Romano Lombardo, presidente dell'associazione "'A Scalia vecchia", è uno degli organizzatori di "Muri di legalità", un evento che si è svolto nel giorno del 32esimo anniversario della strage di Capaci. Insieme a "Punto Luce", "Associazione Gianfrancesco Serio", "Skalea Solidale", "Banca del tempo" e la pro loco presieduta da Salvatore Licursi, ha riunito decine di ragazzi e bambini nel piazzale che ospita il murale dedicati ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per dire no a ogni forma di mafia e ricordarne le vittime. L'evento è stato patrocinato dal Comune di Scalea e presidiato dalle forze dell'ordine.

Una giornata importante

«Sono tre anni che abbiamo realizzato questo murale - continua Lombardo - e siamo riusciti, dopo tanto, a organizzare la giornata della legalità in questa piazza, intitolata "Largo della legalità". Noi come associazione abbiamo voluto fortemente questa manifestazione, è importante perché tutti insieme, anche all'amministrazione comunale, vogliamo dare un segnale forte alla comunità e ricordare questo giorno».

L'esempio di coesione ed unione

Ormai è da tempo che partecipiamo a varie iniziative, specialmente quelle legate al mondo della legalità e al contrasto alle problematiche giovanili - afferma Matteo Libro Longo, presidente di "Skalea solidale" ed educatore -. Siamo qui per lanciare un messaggio: crediamo fortemente nella rete. Se facciamo vedere che anche noi associazioni siamo coese e unite verso un unico obiettivo, possiamo dare l'esempio, soprattutto per le generazioni oggi qui presenti».

La tragedia che cambiò il Paese

«Trentadue anni fa, ad occhio e croce, avevo l'età dei bambini che oggi sono sono qui. Fu un fulmine a ciel sereno - ricorda il sindaco Giacomo Perrotta, riferendosi al vile attentato che costò la vita a Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta -. Quel tragico evento cambiò il volto del Paese e ci ha fatto rendere conto che l'Italia avrebbe dovuto unirsi per la legalità e così è stato. I valori di Giovanni Falcone, e purtroppo un po' più avanti di Paolo Borsellino - continua il primo cittadino -, sono andati avanti su gambe di altri magistrati, di altri uomini dello Stato che hanno veramente difeso la giustizia e la legalità e noi ricordiamo questo questo giorno alla presenza dei più piccoli, io dico sempre che si impara da piccoli a diventare grandi. Loro sono il nostro presente e saranno il nostro futuro. Quindi è necessario inculcare nelle giovani generazioni il rispetto delle istituzioni. Le cariche passano, gli uomini passano, ma quello che gli uomini, le istituzioni e le cariche lasciano in un Comune o in un governo non possono che essere ricordate. Io vorrei essere ricordato come quel sindaco che ha cercato di portare Scalea fuori dalle secche con tante difficoltà, per far innamorare nuovamente la gente, i miei cittadini, della legalità, della giustizia e del rispetto delle regole».