La procura di Cosenza ha le idee chiare su come portare fino in fondo le indagini sulla morte di Ilaria Mirabelli, tragicamente deceduta il 25 agosto scorso ad Aprigliano, in un tratto di strada della Statale 108 bis, al confine con Lorica. La 38enne ragazza cosentina quella domenica era in compagnia del fidanzato Mario Molinari, indagato dai pubblici ministeri Donatella Donato e Mariangela Farro per il reato di omicidio stradale solo dopo la querela presentata dalla famiglia di Ilaria Mirabelli.

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Mario Molinari indagato per omicidio stradale

I familiari stretti congiunti della vittima, assistiti dall'avvocato Guido Siciliano, chiedono chiarezza sulla dinamica del sinistro stradale. Nella denuncia depositata in procura per omicidio volontario e omicidio stradale, i magistrati hanno aperto un procedimento penale per l'ipotesi di reato prevista dall'art. 589 bis del codice penale. L'avvocato Siciliano nel motivare la posizione assunta dalla mamma e dalla sorella di Ilaria Mirabelli, ha scritto che alla guida dell'auto, una Volkswagen Up, c'era Mario Molinari. Una tesi nata sulla base delle indagini difensive sostenute dopo il tragico evento di Aprigliano.

Quello che non torna, secondo la famiglia di Ilaria Mirabelli, sono le tre lesioni riscontrate durante l'autopsia, in realtà segnalate dal medico legale delle persone offese, in tre diverse zone del corpo. Parliamo della clavicola sinistra anteriore e posteriore, dell’ascellare media sinistra e dell’emiscapolare destra. Inoltre, la famiglia vuole capire come mai Ilaria Mirabelli fosse a 10-15 metri di distanza dal punto in cui l'auto ha arrestato la sua corsa. Sul punto, è pacifico il dato che la Volkswagen Up si sia ribaltata dopo aver preso un avvallamento. Altro indizio rilevato dalla famiglia è quello della maglietta azzurra (vedi foto) rinvenuta dal lato guidatore e senza ombra di dubbio indossata da Mario Molinari durante la giornata di domenica come si evince dalle foto e dai video che sono circolati sul web.

Sede di Lorica scelta il giorno prima

L'inchiesta della procura di Cosenza punta a chiarire pure altri punti oscuri e per farlo è necessario ricostruire tutto. Questo stanno facendo gli investigatori delegati dai magistrati. È certo il fatto che i carabinieri abbiano già sentito Mario Molinari qualche giorno dopo la tragedia di Aprigliano, dove il 44enne, parlando per circa tre ore, avrebbe fornito la sua versione dei fatti. Gli inquirenti sanno chi guidava nel viaggio d'andata e quale strada era stata scelta da Ilaria Mirabelli e Mario Molinari per raggiungere la località del Parco Nazionale della Sila. Località individuata il giorno prima prima insieme all'altra coppia che, nella giornata di sabato, avrebbe incontrato la vittima e l'indagato. Nella locanda, come abbiamo scritto in altri servizi, i due avevano speso circa 50 euro per due antipasti e due primi.

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Ilaria e Mario si dirigevano verso Lorica

Passate le 16 del 25 agosto 2024, i due avrebbero ripreso l'auto lasciata in una zona distante dalla struttura ricettiva per fare ritorno a casa. Perché a quell'ora? Alle 20.30 era in programma il calcio d'inizio della partita di serie B tra il Cosenza e il Mantova. È nota d'altronde la passione per i Lupi sia di Ilaria Mirabelli che di Mario Molinari, già uno dei punti di riferimento del tifo organizzato per quanto riguarda la curva Sud "Bergamini". Qui si inserisce l'altro punto che merita una spiegazione. Ilaria e Mario avevano ripreso la strada che porta ad Aprigliano. Poi chi era al volante dell'auto ha deciso di girarsi e fare ritorno verso Lorica. Per quale motivo? La statale 108 bis verso Sud, zona Presila cosentina, è piena di tornanti. Può essere che a causa delle numerose curve da affrontare la coppia di fidanzati abbia pensato di percorrere la Statale 107 "Silana-Crotonese"? In tal senso sarebbe utile conoscere la versione di Molinari.

Dissapori familiari

Dicevamo del giorno prima alla tragedia. Secondo quanto trapela, i due avrebbero trascorso buona parte del 24 agosto insieme. Ed è probabile che Ilaria Mirabelli dal suo cellulare, tramite sms, abbia rassicurato la madre del fatto che, domenica 25 agosto, non fosse in compagnia di Mario. Sul rapporto tra i due si è detto di tutto, in particolare che litigavano di frequente. Ma dalle indagini potrebbero emergere altri aspetti, anche di veri dissidi familiari, ma con una motivazione non riconducibile a sentimenti di possessività del ragazzo nei confronti della ragazza. I carabinieri hanno avviato accertamenti anche su questo fronte. Nei giorni scorsi, è circolata pure la notizia di un litigio tra Molinari e l'ex marito di Ilaria. Il tutto, in realtà, sarebbe avvenuto all'inizio dell'estate (quasi alle porte) in una località di mare.

In attesa di ricevere notizie ufficiali dal perito, ingegnere Fausto Carelli Basile, incaricato di eseguire l'accertamento tecnico irripetibile sulla Volkswagen Up, procedura che si svolgerà il prossimo 20 settembre alla presenza di tutti i consulenti, la Procura lavora a testa bassa sul fascicolo e non è escluso che, nei prossimi giorni, Molinari possa essere interrogato.

Verifiche sull'auto assicurata

Riguardo all'auto, le circostanze da verificare sono ovviamente tante. Posizione del sedile, punti di impatto della vittima e zona dell'abitacolo che ha permesso la fuoriuscita di Ilaria Mirabelli (se autonomamente oppure sbalzata all'esterno nella fase dinamica dell'incidente). Ma non solo. Rispetto a quanto si racconta un altro dato sarebbe stato cristallizzato dagli inquirenti, ovvero che l'auto di proprietà della famiglia Molinari avesse la copertura assicurativa. Come si evince dalla foto, il pagamento sarebbe stato effettuato il 14 maggio 2024 alle 9.45 e l'Rca sarebbe partita il 16 maggio 2024 con scadenza 16 novembre 2024. Risulta, inoltre, che l'assicurazione sia stata sospesa il 30 agosto 2024, cinque giorni dopo il sinistro, per via del sequestro deciso dall'autorità giudiziaria.

Il primo soccorritore

Infine, l'ultimo argomento al vaglio della procura di Cosenza è inerente alla presenza o meno di soccorritori o presunti testimoni dell'incidente stradale. Uno dei primi ad accorgersi di quanto avvenuto sarebbe un uomo, forse di professione pompiere. La persona in questione avrebbe visto l'auto finire fuori dalla carreggiata. Una volta spento il suo veicolo, si sarebbe diretto verso l'appezzamento per chiedere se le condizioni dei passeggeri e del conducente fossero gravi o meno. Scoperto il dramma di Ilaria Mirabelli, sarebbero partite le prime chiamate al 118 per far giungere i soccorsi sulla Statale 108 bis giunti non immediatamente. A seguire sarebbero arrivati gli operai dell'Anas, i carabinieri di San Giovanni in Fiore e i sanitari. Il trasferimento di Molinari in ospedale, situato nella città di Gioacchino da Fiore, sarebbe avvenuto in serata, tra le 20 e le 21. Probabile infine che il sinistro sia capitato intorno alle 16.50. Altri testimoni potrebbero aver riferito di momenti molto antecedenti al tragico incidente.