Il ricordo struggente della ragazza vibonese che ha perso il suo papà Antonio Silipo nel giorno dedicato alla memoria delle vittime del Coronavirus,
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Un anno fa le immagini dei camion dell’esercito carichi di morti. Momenti drammatici documentati a Bergamo e divenuti il riflesso della pandemia che ha fermato il mondo. Oggi, a un anno esatto, nel giorno della memoria delle vittime del Covid, abbiamo incontrato Paola Silipo, la figlia della prima vittima calabrese. Suo padre Antonio era un noto architetto di Vibo Valentia, aveva 60 anni. Era partito in Trentino, insieme alla famiglia, per una settimana bianca, erano i giorni in cui si sentiva parlare per la prima volta del virus, ma non se ne conosceva la gravità, sembrava così lontano da non far paura. Ricorda bene quei giorni drammatici. Quei sorrisi bruscamente interrotti dalla febbre che sale e dal respiro che si fa sempre più corto. Tutta la famiglia è stata contagiata da quel maledetto virus che in un paio di settimane si porta via il papà: la sua roccia, il suo punto di riferimento, il suo tutto. «Sono rimasta orfana di padre a 22 anni».