«Ho chiesto ai referenti che, per conto di tutti i gruppi parlamentari a Bruxelles, si stanno occupando dei negoziati per la stipula del nuovo Patto sulle migrazioni e nello specifico del regolamento riguardante la gestione degli sbarchi e dell'accoglienza, di venire in delegazione in Calabria per conoscere quei territori e quelle amministrazioni locali che ogni giorno si ritrovano ad affrontare, da soli, le conseguenze dell'emergenza migratoria».

Lo afferma, in una nota, il parlamentare europeo Vincenzo Sofo, di Fratelli d'Italia.

«Stiamo parlando - aggiunge - di un'immigrazione massiccia che si stima avrà dimensioni sempre maggiori a causa del boom demografico del continente africano e delle conseguenze della crisi ucraina. Un'immigrazione che l'Unione europea, oggi alle prese con la riforma del Trattato di Dublino e dunque del regolamento per la gestione degli arrivi clandestini, è intenzionata a continuare a scaricare sui cosiddetti luoghi di primo approdo. Senza sapere, o facendo finta di non sapere, che si tratta spesso di territori già afflitti da depressione economica, arretratezza infrastrutturale, carenza occupazionale e presenza criminale».

«Territori nei quali Amministrazioni di piccoli comuni, dunque senza personale, risorse e strumenti giuridici e amministrativi, sono chiamati a gestire questa ulteriore emergenza nel disinteresse del Governo nazionale e delle istituzioni europee. Parliamo di piccolissime realtà, come dimostra il caso di Roccella Jonica, che con questi ritmi saranno costrette a dover gestire in solitudine un'ondata di migranti enorme rispetto al numero di abitanti».

«Ho dunque chiesto, all'interno della commissione parlamentare che si occupa di politiche migratorie - dice ancora Sofo - l'organizzazione di una missione in Calabria da parte di una delegazione di eurodeputati al fine di raccogliere le vere esigenze di questa terra, che vuole sviluppo e non diventare il campo profughi d'Europa».