Subito dopo l’arrivo sono stati trasportati ancora una volta presso l’impianto sportivo Giulio Campagna (il Palloncino) dove sono stati sottoposti a tamponi e espletate le visite mediche
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Stamattina, scortati fino al porto di Reggio Calabria dalla Guardia Costiera, sono giunti 69 migranti, 40 provenienti dall’Egitto e 29 tra cui una donna dalla Siria. Non ci sono bambini né famiglie ma l’età media, anche questa volta, è molto giovane. Subito dopo l’arrivo al porto sono stati trasportati ancora una volta presso l’impianto sportivo Giulio Campagna, noto come Palloncino. Il comune di Reggio Calabria non ha ancora individuato quel terreno dove montare i moduli abitativi e, dunque, continua ad essere occupato un impianto sportivo, che soprattutto in questo periodo dell’anno, con queste alte temperature, tende ad accumulare internamente anche molto calore.
La macchina dell’accoglienza coordinata dalla Prefettura si è avvalsa anche in questa occasione dei gruppi di volontariato. Con le forze dell’ordine, medici e Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), impegnati anche Croce Rossa, Protezione civile, Guardie Faunistiche Ambientali e volontari e volontarie del Coordinamento diocesano Sbarchi.
Sotto la curva dello stadio Granillo, accanto al Palloncino presidiato dalle forze dell’Ordine, sono stati sottoposti a tamponi e espletate le visite mediche. Sul posto Enzo Romeo medico dell’Usmaf, ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera dipendente dal ministero della Salute, con l’infermiera Aanna Maria Vadalà. Insieme hanno dovuto anche soccorrere, sempre sotto la curva dello stadio Granillo, un giovane colto da malore per il caldo, idratandolo con una flebo. Un’emergenza nell’emergenza.
I disagi legati alla perdurante mancanza a Reggio di un’adeguata infrastrutturazione al porto reggino come in Città per la prima accoglienza e il caldo di questi giorni certo non favoriscono l’accoglienza di queste persone in fuga da pericoli, violenze e miseria.