L'approdo è avvenuto a Palizzi, sul tratto di spiaggia di località Spropoli. I profughi, giunti a bordo di una barca a vela, sono stati momentaneamente trasferiti al palazzetto dello sport della cittadina ionica
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Gli sbarchi di migranti non conoscono sosta, neppure a Ferragosto. A Palizzi, sulla costa Jonica reggina, sono 74 le persone arrivate nel pomeriggio. Questa volta l’approdo spontaneo ha interessato il tratto di spiaggia della frazione di Spropoli.
I migranti, tutti uomini di giovane età e una sola donna più adulta, sono giunti sulla riva a bordo di una imbarcazione a vela poi affidata alla Guardia Costiera. Subito soccorsi. Sono stati trasferiti al palazzetto dello sport della cittadina ionica per le attività di prima accoglienza, le visite mediche, la somministrazione dei tamponi e la foto identificazione a cura della questura. Lì, con presidio permanente delle forze dell’ordine, nella parte al coperto e climatizzata, trascorreranno la notte in attesa del trasferimento in struttura di accoglienza disposto dal Viminale. Non ci sono bambini tra loro, ma potrebbero esserci minori non accompagnati. L’età come la provenienza sono in corso di accertamento.
Il commissariato di Condofuri ha subito allertato il sindaco Umberto Felice Nocera, avvisato anche dai bagnanti presenti sulla spiaggia. Con il coordinamento della prefettura, la macchina organizzativa è stata così subito avviata.
«Ci siamo attivati subito per portare acqua, mascherine e quanto necessario per la prima accoglienza. Siamo impegnati per garantire il massimo possibile a queste persone, in stretta collaborazione con la Guardia Costiera e con le forze dell’ordine. Mi sono insediato a ottobre scorso e questo è per me il secondo sbarco, dopo quello dello scorso dicembre, da sindaco. Ringrazio tutti per il supporto», ha dichiarato il primo cittadino di Palizzi, Umberto Felice Nocera.
Con le forze dell’ordine, sul posto medici dell’Usmaf e Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) e le volontarie e i volontari la Protezione Civile di Palizzi.
«Sono arrivati disidratati per il caldo e molti di loro anche stremati con le articolazioni messe a dura prova dalla posizione scomoda assunta per la lunga durata della traversata. Avevano problemi deambulazione appena scesi a terra, altri slogature e contusioni. Qualcuno ha riportato anche delle bruciature, probabilmente a causa delle alte temperature e dello stretto contatto con mix di acqua salata e gasolio. Ci sono molti casi di scabbia e si sta provvedendo a somministrare l’apposito trattamento. Abbiamo allestito, con le brande forniteci dal Ministero, il palazzetto per la notte e restiamo qui per assicurare la migliore accoglienza possibile», ha spiegato Salvatore Natoli, Protezione Civile Palizzi.
Potrebbero essere necessari degli indumenti per assicurare un cambio, specie a chi è sottoposto a trattamento anti scabbia.
Esattamente un anno fa un altro gruppo di migranti scendeva da una imbarcazione di fortuna su un tratto di costa ricadente nello stesso Comune.