Secondo il segretario generale del Coisp Domenico Pianese gli innumerevoli sbarchi di profughi sulle coste della nostra regione «stanno comportando un allentamento dell’attività di controllo degli agenti sul territorio»
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«La prevedibile, forte ripresa degli sbarchi di migranti sulle coste italiane sta portando nuovamente al collasso le strutture di prima accoglienza e, al tempo stesso, sta mettendo a durissima prova gli agenti della polizia di Stato destinati alle esigenze di servizio connesse agli arrivi». Lo ha dichiarato in una nota il segretario generale del sindacato di polizia Coisp Domenico Pianese.
«In Calabria - prosegue - le attività conseguenti agli innumerevoli sbarchi di profughi stanno comportando un allentamento dell’attività di controllo del territorio, distraendo risorse dalla tutela della sicurezza in un'area, peraltro, particolarmente complessa perché vittima della criminalità organizzata. È assolutamente necessario far fronte a tutto questo in maniera non più emergenziale, prevedendo l’invio di personale di rinforzo e rivalutando tutte quelle direttive che oggi esonerano i militari dell’Arma dei carabinieri e della guardia di finanza dai servizi di accompagnamento dei migranti. Non possiamo affrontare questi primi mesi di sbarchi in queste condizioni».
«A Lampedusa – conclude Pianese - la situazione è già drammatica: al momento l'hotspot sta ospitando 840 immigrati con soli tre bagni chimici, in condizioni igieniche pessime, e con il personale delle Forze di Polizia costretto a turni massacranti anche di 15 ore al giorno».