Il 21 marzo il nome di Maria Chindamo si trasformerà da memoria individuale a memoria collettiva e sarà letto insieme a quello di tutte le altre vittime innocenti delle mafie, in tanti luoghi dell’Italia e del Mondo. Lo annuncia sul suo profilo Facebook Vincenzo Chindamo, fratello dell’imprenditrice di Laureana di Borrello, rapita e uccisa a Limbadi, nel vibonese, la mattina del 6 maggio del 2016.

«Il messaggio di don Ennio Stamile e la telefonata di Daniela Marcone che mi hanno annunciato questa notizia – afferma Vincenzo Chindamo –  hanno fatto risuonare in me note di rabbia, dolore tristezza ma soprattutto di Gioia, Speranza e Amore. L’associazione antimafia Libera ha deciso ufficialmente di legare i suoi colori di Memoria e Impegno a quelli della vita bella e coraggiosa di Maria che qualcuno a voluto stroncare. Da oggi, La Memoria di Maria – conclude – non è un “ricordino” ma ancor di più diventata impegno, azione, energia e movimento».