Erano stati arrestati nell'ambito dell'operazione "Affari in famiglia" lo scorso 4 aprile e stavano scontando la misura cautelare in carcere, ora Giacomo De Marco, sindaco sospeso di Maierà, e suo figlio, Gino De Marco, hanno ottenuto gli arresti domiciliari. La decisione è stata presa dai giudici del Riesame di Catanzaro ed è stata comunicata nel pomeriggio ai diretti interessati, che nel frattempo hanno già raggiunto il centro del Tirreno cosentino. Giacomo De Marco, a quattro giorni dal suo arresto, è stato sospeso momentaneamente dal suo incarico istituzionale con un decreto emanato dal prefetto di Cosenza Paola Galeone.

Annullata l'ordinanza per il reato di autoriciclaggio

Nell'inchiesta "Affari in famiglia", la procura di Paola ha ipotizzato il reato di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio, che avrebbe procurato ai due indagati finiti in carcere un provento illecito da circa 1,5 milioni di euro. Ma il tribunale catanzerese, che esercita il controllo esterno in merito ai provvedimenti restrittivi della libertà personale, ha sancito per entrambi l'annullamento dell'ordinanza relativa al reato di autoriciclaggio, un delitto giuridicamente difficile da dimostrare e che evidentemente anche in questo caso non ha raggiunto indizi di colpevolezza sufficienti. Resta invariato, invece, il capo di imputazione relativo alla bancarotta fraudolenta.

 

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