Quattro sono finiti agli arresti domiciliari e uno in carcere, mentre due sono a piede libero. La guardia di finanza ha stimato un ammontare di fatture per operazioni inesistenti pari a 37 milioni di euro, con un’evasione di 7,7 milioni nonché debiti nei confronti dell’erario e dei creditori di 15,8 milioni di euro