La Calabria è una regione per avvocati. Decisamente meno per magistrati. È quanto emerge dal raffronto delle più recenti statistiche sulla presenza di legali e le scoperture organiche della magistratura in Calabria. Dati per nulla sorprendenti, che confermano un trend già in atto da tempo. E se, quanto a “difensori” la Calabria è in testa addirittura al resto d’Italia, per i magistrati la situazione si complica abbastanza.

Italia, un paese per avvocati

A dirla tutta, è la tendenza italiana quella di avere un enorme numero di avvocati ed uno, decisamente esiguo, di magistrati. Basti pensare che secondo l’ultimo Eu Justice Scoreboard 2022, l’analisi annuale della Commissione europea sulla giustizia, in Italia vi sono circa 400 avvocati per ogni 100.000 abitanti. Un numero elevato che colloca l’Italia al quarto posto nell’Unione europea per questa speciale classifica, dietro solo a Lussemburgo, Cipro e Grecia. Un dato che fa riflettere, anche perché denota, rispetto al 2012, un deciso incremento del numero di legali, nonostante sia in atto, ormai da tempo, una crisi della professione, con numerosi giovani costretti ad abbandonare perché non in condizione di far fronte alle spese necessarie per mandare avanti uno studio legale. Per cogliere l’alto numero di avvocati presenti in Italia, basta fare riferimento al dato tedesco: 200 per ogni 100mila abitanti. Per non parlare della Francia, che ne conta 100.

Ancora pochi magistrati

Decisamente diverso è il quadro che si presenta per quanto concerne i magistrati. Il rapporto della commissione, infatti, racconta come l’Italia sia tra i dieci Paesi dell’Ue ad avere meno di 15 giudici ogni 100mila abitanti. La controtendenza del dato si coglie tutta nel raffronto con altri paesi: in Germania il rapporto sale a 25 ogni 100mila, in Lussemburgo a 36. In generale, si può dire che in Ue vi è un numero quasi doppio di magistrati, ogni 100mila abitanti, rispetto all’Italia.

La circostanza non deve apparire secondaria: è proprio il basso numero di toghe a determinare, insieme ad altri importanti fattori, la lentezza della giustizia del Belpaese. L’Eu Justice Scoreboard ha messo in risalto la lentezza della giustizia civile in Italia dove, in media, occorrono quasi 700 giorni per ottenere una sentenza di primo grado, rispetto ai 300 in Francia ed ai 200 o poco più in Germania.

Calabria, magistrati ancora sotto organico

E la Calabria? Qual è la situazione della nostra regione? Secondo gli ultimi dati forniti dal Consiglio superiore della magistratura, si registra l’assenza di 101 magistrati su 606 in organico. Una percentuale su base regionale che si attesta al 16,66%.

Una situazione non più drammatica come una decina di anni fa, ma di certo ancora preoccupante.

Diverso è il quadro per i due distretti giudiziari di Reggio Calabria e Catanzaro.

Nella città dello Stretto (che comprende anche i circondari di Locri e Palmi), su un organico totale di 244 magistrati (di cui 177 giudicanti e 67 requirenti), si contano oggi 43 posti vacanti (di cui 33 giudicanti e 10 requirenti). La scopertura organica totale si attesta al 17,65% (18,64% per i giudicanti e 14,93% per i requirenti).

A Catanzaro (che comprende i circondari del resto della Calabria ad eccezione di Reggio) si contano 362 magistrati totali in organico (265 giudicanti e 97 requirenti), con una carenza che si attesta a 58 (37 giudicanti e 21 requirenti). La scopertura è al 16,02% (13,96% giudicanti e 21,65 requirenti).

Avvocati in Calabria, la media più alta in Italia col volume d’affari più basso

A fronte di una scopertura del 16,66% di magistrati, la Calabria è invece la regione italiana con la media più alta di avvocati per abitante (6,9 ogni mille abitanti). A seguire Campania (6,2) e Lazio (5,9). Sono i dati forniti dall’Associazione italiana avvocati d’impresa. Altro dato d’interesse è quello relativo alle “toghe in rosa”. Nel 2021, in Italia, il 47,7% degli avvocati era composto da donne. In Calabria il 48,8%, con una presenza in maggioranza nel distretto di Reggio Calabria (50,2%) ed in minoranza in quello di Catanzaro (47,4%).

Tuttavia, l’elevato numero di legali non corrisponde ad un posto elevato nella classifica del volume d’affari. Nel 2020, ad esempio, la Calabria era ultima in Italia con soli 23.137 euro. Per le donne, addirittura, un volume medio pari a 14.724 euro, confermando quell’assurdo divario di genere secondo cui le donne finiscono per avere redditi pari a quasi la metà di quelli degli uomini