In Italia sono 15mila i soggetti in cura presso le strutture specializzate per disturbo da gioco patologico. Il gioco online ha sorpassato il gioco fisico, slot machine, gratta e vinci e così via, con una crescente penetrazione delle diverse forme di azzardo tra la parte più giovane della popolazione, in particolare trai minori, complice un’offerta sempre più ampia, con conseguenze pesanti in termini economici, sociali e sanitari.

Il web e i vari device costantemente connessi infatti, prima di tutto gli smartphone, consentono di raggiungere chiunque e in qualunque momento, anche mascherandosi da videogames particolarmente appetibili per i nativi digitali. E così il gioco da remoto è più conveniente per il giocatore rispetto all’azzardo fisico: manca il controllo sociale e la barriera dell’accesso alla macchinetta o alla sala slot, e si gode quindi di un sostanziale anonimato.


Secondo i dati contenuti nel "Libro nero dell’azzardo. Mafie, dipendenze, giovani" curato da Cgil e Federconsumatori, forniti dall’Agenzia Dogane e Monopoli, nel 2023 la raccolta complessiva dell’entrate dell’azzardo in Italia, fisico e on line, è stata di circa 150 miliardi di euro, più che triplicata dal 2006, di cui 68 miliardi il volume del giocato fisico e 82 miliardi quello on line. Si stima che siano oltre 1,5 milioni i giocatori problematici a cui si aggiungono 1,4 milioni di giocatori con rischio moderato e 2 milioni a basso rischio: un numero enorme di persone con patologie da disturbo da gioco d’azzardo quindi o con rischio a vario livello. E anche in Calabria la ludopatia ha raggiunto livelli preoccupanti. In regione si spendono infatti oltre 3,7 miliardi al gioco, in netto aumento rispetto all'anno precedente. Stefanaconi il comune dove si gioca di più.