Sette persone sono indagate nell'ambito di un'indagine condotta dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Corigliano-Rossano su una lottizzazione abusiva avvenuta nel centro del Cosentino.

 

I carabinieri hanno proceduto a notificare i decreti di conclusione delle indagini e informazioni di garanzia, a firma del sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari Luca Primicerio, nei confronti di imprenditori, direttori dei lavori, progettisti e pubblici dipendenti comunali i quali, in concorso tra loro e a vario titolo, sono accusati di aver realizzato opere di lottizzazione autorizzate con permessi a costruire illegittimi.

 

Permessi che le indagini dei militari hanno accertato essere stati rilasciati in assenza dell’autorizzazione a realizzare interventi sui corsi d’acqua e in violazione del parere della Regione Calabria.

 

La lottizzazione abusiva è stata realizzata in località “Varca S. Antonio” nel Comune di Corigliano-Rossano, area urbana di Rossano, interessata nello scorso agosto ad un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, emesso dal Gip del Tribunale di Castrovillari.

 

Le zone oggetto della lottizzazione erano inoltre già state interessate da provvedimenti di sequestro nel dicembre 2018 e ricadono in una area topografica che è risultata essere tra le più colpite dall’alluvione che interessò l'area nell’estate del 2015, evidenziando lo stato di pericolo per il sottostante centro urbano in conseguenza dei massici lavori eseguiti a danno del reticolo idrografico presente.

 

I lavori sarebbero stati eseguiti mediante il tombamento e, in alcuni casi, le deviazioni dei corsi d'acqua con opere ritenute inidonee alla corretta e regolare regimazione delle acque meteoriche.