Grottesca comunicazione dell’assessore al Turismo e di Ferrovie della Calabria che ieri avevano proclamato la messa in funzione degli impianti «per la gioia di sciatori e appassionati» ma le piste restano off limits (ASCOLTA L'AUDIO)
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Ma a Lorica si scia o no? La domanda, probabilmente, se la pongono in pochi rispetto alla totalità dei calabresi. Ma quei pochi che lo fanno avrebbero tutto il diritto di ricevere una risposta inequivocabile. Insomma, un Sì o un No. Invece, la fiera dell’ambiguità e dell’equivoco (strumentale) è in piena attività.
L’antefatto: pronti, partenza, viaaa...
Ieri pomeriggio, con un comunicato infarcito di retorica e ringraziamenti rivolti alla Regione, Ferrovie della Calabria Srl, la società che gestisce gli impianti sciistici di Lorica sulla base di una convenzione siglata con il Comune di Casali del Manco, ha annunciato per oggi la riapertura della cabinovia, della seggiovia e dello skilift: «La Società Ferrovie della Calabria - si legge nella nota stampa -, sulla base degli impegni assunti con la Regione, la cui nuova Giunta si è attivata da subito per la riapertura, ha assolto in tempi stretti tutti gli adempimenti necessari per mettere in funzione gli impianti sciistici di Lorica in provincia di Cosenza, che da domani 29 dicembre saranno pronti per la loro fruizione». Bene, bravi, bis.
Segue una serie di salamelecchi all’indirizzo del presidente della Regione Roberto Occhiuto e dell’assessore al Turismo Fausto Orsomarso, «che hanno fortemente spinto per una celere riapertura degli impianti». Insomma, si scia. Almeno così si capisce.
L'entusiasmo dell'assessore Orsomarso
Lo stesso significato che poco dopo spaccia all’opinione pubblica anche Orsomarso, che a ruota sforna il suo comunicato, ricambiando gli ossequi all’amministratore unico di Ferrovie della Calabria, Aristide Vercillo Martino: «Dopo avere ottenuto le autorizzazioni necessarie da parte del ministro delle Infrastrutture in seguito ai lavori di collaudo – specifica l'assessore -, l’apertura domani della stazione di risalita consentirà agli sciatori e agli appassionati di fruire delle straordinarie bellezze della nostra montagna. Stiamo già registrando numerosissime presenze, che puntiamo ad incrementare soprattutto nel weekend di Capodanno». Ancora bene, bravi, bis.
Sciare? Ma non scherziamo
Ma in serata, tra gli addetti ai lavori, cioè chi da quelle parti ci bazzica spesso, un dubbio si insinua: «Ma che stanno a di’? Le piste non sono pronte, a monte ci sono due metri di neve marcia per la pioggia che è caduta negli ultimi giorni, il rifugio Botte Donato è inaccessibile. Sciare? Ma non scherziamo».
Il sindaco di San Giovanni in Fiore aggiusta il tiro
Dubbio che diventa certezza quando a ora di cena il sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, pubblica un post meno equivoco ma dai toni comunque entusiastici e filogovernativi: «Da domani riapre la cabinovia di Lorica, è ufficiale!! Sono arrivate le autorizzazioni necessarie e ne è garantita la gestione in sicurezza. Dunque nei prossimi giorni, una volta sistemate a modo le piste, a Lorica si tornerà a sciare, con tutti i vantaggi per le attività economiche e l’intero territorio».
Annunci di mezza stagione... sciistica
Ah, ecco. Nei prossimi giorni, “una volta sistemate le piste”. A data da destinarsi, insomma. Senza parlare del fatto che siamo già al 29 dicembre, praticamente il “Ferragosto” invernale per gli appassionati di questo sport, che in tutto il mondo, tra Natale e Capodanno, affollano le località sciistiche che girano già a pieno regime da settimane.
Ma niente. In Calabria le piste da sci sono spesso lastricate solo di buone intenzioni, e si stanno anche sciogliendo. Con buona pace di chi ieri, magari, ha tirato fuori dall’armadio l’attrezzatura da sci, controllato di avere le catene in macchina ed è andato a dormire sognando di tornare a sciare a Lorica dopo anni di sequestro dell’impianto per l’inchiesta Lande desolate e due inverni di pandemia.
«Ridicoli - scrive uno sciatore deluso sui social -. Sono arrivato convinto alla biglietteria e mi hanno detto: non si scia, questa notte ha piovuto. Sono andato a Camigliatello e ho sciato. E ho detto tutto».
Lo sci (e il suo indotto) è una cosa seria
Ma Regione e Ferrovie della Calabria non ce la facevano proprio a tenere a freno ancora per qualche giorno (si spera) la voglia di autoincensarsi diffondendo note stampa frettolose ed equivoche.
Un approccio lontano anni luce dalla valorizzazione professionale del turismo invernale che viene propinato ogni volta che – a livello istituzionale – si parla di montagna calabrese.
Quanto accaduto è forse solo un piccolo segnale, qualcosa di marginale rispetto al contesto generale che deve far fronte a emergenze ben più gravi e preoccupanti. Ma resta un segnale. E non è affatto incoraggiante.
Impianti aperti, piste chiuse
Intanto, oggi, come era prevedibile, le piste sono rimaste chiuse: troppo caldo e neve pesante a causa della pioggia che è caduta nella prima parte della mattinata. Questa la motivazione "ufficiale" che arriva da Lorica. Intendiamoci, altrove, dove si scia sul serio, questo non avviene. La qualità della neve, le temperature e persino la pioggia raramente condizionano l'apertura degli impianti. Sciare con neve pappa e la giacca a vento bagnata non piace a nessuno, ma se vuoi e hai pagato sono fatti tuoi. Così funziona dove il turismo invernale è una macchina rodata. Gli unici (e pochi) che se la sono spassata sono stati i principianti sul campetto a valle, che hanno potuto godere anche del sole che a metà mattinata ha fatto masticare amaro chi ci aveva creduto nella riapertura delle piste.
D'altronde, lo stesso assessore Orsomarso, oggi in primafila per le "prove generali" della (mezza) stagione sciistica , ha ammesso: ««Qui abbiamo l'oro bianco ma c'è ancora da lavorare sulla formazione e sull'accoglienza». Magari una regolatina anche alla comunicazione non sarebbe male.