È dal 9 settembre che i rifiuti ammassati fuori dall’ospedale di Locri non vengono ritirati. Quattro mesi di rimpalli di responsabilità tra Comune e Asp nonostante la direzione sanitaria abbia già pagato le annualità 2020 e 2021 al Comune, che ha incassato 250mila euro per ciascun anno.

Alla base dei ritardi per la raccolta, oltre alle incomprensioni tra Comune e Asp, anche la differenziazione dei rifiuti, che all’interno dei reparti non viene fatta in modo corretto. «Proprio per superare questo grande handicap – ha detto Barillaro – come Azienda stiamo predisponendoci ad acquistare i contenitori metallici ove poter collocare i rifiuti differenziati. Al momento la differenziazione nei reparti viene resa difficoltosa in quanto i rifiuti vengono raccolti in buste e poi depositate all’interno del sito preposto, dove facilmente finiscono per essere sparpagliate».

Secondo Barillaro tuttavia, l’enorme quantità di rifiuti ammucchiati nei pressi di uno dei parcheggi del nosocomio non causerebbe al territorio danni ambientali. «Non c’è questo rischio – afferma – la circostanza che i rifiuti, una volta depositati nel sito preposto, rimangano per lungo tempo senza essere ritirati, non può causare danni ambientali rilevanti né rischi di sicurezza igienica. E questo, soprattutto perché nei rifiuti depositati non ci sono rifiuti organici o intesi come pericolosi che possono generare percolato, quelli vanno nei rifiuti speciali».