VIDEO | La terza edizione della fiera promossa dal Gal è stata allestita nella centralissima Piazza dei Martiri. Il presidente Macrì: «Complicato sprovincializzare il territorio»
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Un momento di festa per tutta la popolazione locale, ma anche un’occasione di dialogo e conoscenza. Dopo lo stop imposto dalla pandemia a Locri si è conclusa la rassegna Magna Locride, il mercato agro alimentare del territorio allestito in una tensostruttura nella centralissima Piazza dei Martiri. All’interno stand ed espositori da parte delle aziende produttrici, degli artigiani, degli agricoltori e dei ristoratori per degustare pietanze preparate secondo la tradizione locale.
«L’obiettivo è promuovere il territorio e i suoi migliori prodotti – ha espresso il presidente del Gal della Locride Francesco Macrì - Siamo ripartiti con la voglia di fare e in un momento di cambio di giunta regionale. Speriamo che il nuovo assessore dia continuità al lavoro intrapreso con i Gal sotto la precedente gestione. Abbiamo bisogno di essere un ente che lavora su questo, su tutto quello complementare all’agricoltura».
Nel corso dell’evento anche momenti culturali e di dibattito con esperti e cultori. Si è parlato di storia del cibo e delle proprietà benefiche di molti prodotti, nonché degli sforzi che molti stanno facendo per recuperare colture e allevamenti legati alla tradizione. La volontà degli organizzatori è quella di proseguire il percorso di rilancio dei prodotti agroalimentari della Locride, costituito da piccole e grandi realtà di eccellenza, non sempre conosciute al grande pubblico.
«E’ sempre complicato sprovincializzare il territorio. Il problema della Calabria non è solo la ndrangheta – ha ribadito Macrì - ma l’economia che non c’è, la politica che non funziona e un settore creditizio inesistente. E per modificare questo sistema bisogna partire dalle piccole cose come stiamo facendo a Locri. Da qui oggi parte un segnale molto positivo e di speranza».