La giustizia in Calabria non si ferma. È questo il messaggio che Nicola Gratteri lancia dagli studi de LaCapitale. «Voglio tranquillizzare tutti, chi mi vuole bene e chi mi denigra, che la procura di Catanzaro andrà avanti alla grande. Dopo di me ci sarà arrosto almeno per cinque anni».

È un Gratteri a tutto tondo, quello che si è raccontato ad Alessandro Russo e Paola Bottero nella puntata di Link andata in onda il 19 gennaio su LaC Tv.

«Non vi agitate» dice con il suo tipico mezzo sorriso sarcastico il Procuratore di Catanzaro diventato icona dell’antimafia, mal sopportato dalla politica e dalla stessa Magistratura. Perché Gratteri è un uomo libero anche sotto scorta da trent’anni e non risparmia quella sincerità devastante a nessuno.

Ci sono tutte le sue anime nella sua lunga intervista a LaC Tv.

C’è Gratteri il provocatore, quello che convoca conferenze stampa dopo un blitz con 200 arresti per dire soltanto “abbiamo arrestato 200 presunti innocenti” e alle proteste dei giornalisti che chiedono informazioni risponde “gli editori parlino con il Parlamento per modificare la legge, se il diritto di informazione è importante”.

È la battaglia di Nicola Gratteri contro la Riforma Cartabia, la riforma della Giustizia che ha tra le sue novità norme per tutelare la privacy ed evitare la fuga di notizie, l’improcedibilità e la non perseguibilità d’ufficio dei reati punibili fino a 2 anni. Cosa significa? Che senza la querela della parte offesa le indagini devono fermarsi.

«Una riforma fatta male» attacca il Procuratore «Qualche giorno fa tre persone indagate per sequestro di persona con l’aggravante del metodo mafioso sono state scarcerate. La parte offesa, per paura, non ha voluto querelare. Stiamo parlando di presunti uomini di Cosa Nostra. Non è questo il sistema per velocizzare la Giustizia. Così si fermano i processi. Così si bloccano le indagini. Il silenzio intorno a questo riforma non si può tollerare».

C’è il Gratteri politico, che non ha paura di dare lezioni sul funzionamento della Giustizia e delle indagini e non gli interessa inimicarsi la politica ad ogni livello, facendo sempre nomi e cognomi di chi si è meritato i suoi strali, non ultimi l’ex Ministro Cartabia e l’attuale Ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha parlato dell’inutilità delle intercettazioni e dei loro costi esorbitanti.

«Le cose non stanno così» ha chiarito Gratteri. «L’uso delle intercettazioni è in drastico calo. Io ho creato un listino che abbassa i costi del 50% adottato anche dal Ministero della Giustizia, una intercettazione telefonica costa 3 euro al giorno. Il Ministro Nordio sostiene che i mafiosi non parlano al telefono. Non è vero, le indagini di mafia sono piene di intercettazioni. Meno intercettazioni si fanno, meno reati si scopriranno. Quello che non si vuole dire è che si vogliono vietare le intercettazioni ambientali per i reati contro la pubblica amministrazione, corruzione, peculato, concussione. Questa è una cosa gravissima». Alla politica, il Procuratore di Catanzaro, non le manda certo a dire: «Chiunque sia al potere non vuole un sistema giudiziario forte» attacca.

Ma c’è anche Gratteri il costruttore, nella puntata speciale di Link interamente dedicata a lui. Costruttore di senso, di una visione nuova di Calabria che combatte e non si arrende, costruttore di un uovo movimento antimafia, ma anche di edifici dove il potere della Giustizia si esercita. Uno su tutti la nuova Procura di Catanzaro, splendido convento del Quattrocento prima e Ospedale Militare poi, che grazie all’ostinazione di Gratteri è stato restaurato e tirato fuori da anni di abbandono. «Quella di Catanzaro non era una Procura allettante, altrimenti penso che non mi ci avrebbero mandato» - scherza Gratteri pensando al suo arrivo nel 2016 «Lì ho trovato delle persone meravigliose, ma spente e rassegnate. Avevano bisogno di una trasfusione di coraggio».

E ci sono, per finire Gratteri lo scrittore, che insieme all’amico di sempre Antonio Nicaso, massimo esperto di ‘ndrangheta, racconta le mafie e l’antimafia, e il Gratteri “soubrette”, come dice ridendo ricordando il soprannome dispregiativo che gli hanno affibbiato, accusandolo di essere sempre in tv. E il Procuratore Gratteri in tv ci va davvero, va sui giornali, in radio e perfino nel podcast YouTube di Fedez. 

«La comunicazione è la mia unica arma di difesa» - ha detto più volte. «Se io non avessi questa notorietà, a quest’ora di me avrebbero fatto poltiglia».

Link va in onda ogni giovedì alle 21 su LaC Tv, canale 11 del DTT, 411 TivùSat e 820 di Sky. Le puntate sono poi disponibili su LaC Play.