VIDEO | Per contenere i numerosi focolai segnalati in tutta la provincia, non si esclude l'ipotesi di avvalersi del supporto di centri analisi extraregionali. Intanto il commissario Cinzia Bettelini ha coordinato una riunione per organizzare la Centrale operativa territoriale
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Una parte dei tamponi molecolari raccolti nella provincia di Cosenza potrebbero essere presto processati in Campania dove anche i laboratori privati accreditati sono autorizzati ad effettuare questo tipo di prestazione. Sarebbe questa una delle soluzioni individuate dall’Azienda Sanitaria per accelerare le attività di screening della popolazione e tentare così di contenere in maniera più efficace, i molteplici focolai segnalati nei quattro angoli della provincia.
Laboratori insufficienti
Nei prossimi giorni entrerà in funzione il laboratorio in allestimento all’ospedale Giannettasio di Rossano, con una capacità di analisi di circa 300 campioni al giorno. Si aggiungeranno ai circa quattrocento quotidianamente esaminati dai tecnici della virologia dell’Annunziata. Ma per un territorio con 750 mila residenti, sarà comunque un numero ancora insufficiente.
Il supporto di Catanzaro
Già in questa fase la provincia di Cosenza viene supportata dai laboratori di Catanzaro, dove tuttavia si sta creando un pericoloso collo di bottiglia anche a causa di altre richieste provenienti dall’Asp di Vibo Valentia. La conseguenza è che l’accertamento della positività dei sospetti Covid avviene in tempi molto dilatati, mentre l'infezione si propaga rapidamente, in maniera tale da rendere praticamente impossibile un corretto tracciamento di tutti i contatti.
Criticità da zona rossa
I ritardi del contact tracing rappresentano una delle criticità che hanno contribuito a far precipitare la Calabria in zona rossa. Per questo si fa largo l’ipotesi che l’Asp di Cosenza possa rivolgersi a strutture extraregionali. La fattibilità della soluzione è allo studio, soprattutto per la parte logistica: bisognerà organizzare un trasporto rapido con tutte le necessarie cautele per evitare sbalzi di temperatura che alterino i campioni.
Riunione operativa per la Cot
Nel corso di una riunione presieduta dal commissario Cinzia Bettelini, inoltre, si sono gettate le basi per la costituzione della Centrale Operativa Territoriale. L’incontro si è svolto nella sede della Direzione Generale con la partecipazione tra gli altri, dei coordinatori della task force del Dipartimento di Prevenzione, Mario Marino e Sisto Milito.
La nuova centrale a Serra Spiga
La Cot troverà ospitalità nei locali Asp di Serra Spiga, si spera dopo un rapido adeguamento strutturale. Funzionerà in maniera analoga al 118 e dovrà gestire le modalità organizzative di erogazione dei servizi relativi all’emergenza Covid.