Nonostante le restrizioni per l'emeregenza coronavirus, i carabinieri in due cerimonie ristrette renderanno onore ai militari caduti nella strage di Razzà e a Cittanova
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Il rispetto delle disposizioni per il contenimento del coronavirusa non consente commemorazioni celebrative. Nonostante ciò, i carabinieri e le Amministrazioni comunali sentono forte il dovere di ricordare, con un momento di raccoglimento la memoria dei commilitoni che hanno perso la vita nell’adempimento del loro dovere.
Un ricordo indelebile, un esempio costante nella vita di ogni carabiniere, foriero di indicazioni proprio in questo momento della vita del paese in cui il servizio reso al prossimo è quanto mai sentito. In tale quadro domani sarà commemorato il 43° anniversario dell’omicidio dell’appuntato Stefano Condello e del carabiniere Vincenzo Caruso, e il 32° anniversario dell’omicidio del vice brigadiere Rosario Iozia.
Dapprima, il comandante della compagnia carabinieri di Taurianova e i comandanti delle stazioni di Cittanova e Taurianova, insieme all’amministrazione comunale e al locale commissario prefettizio, svolgeranno un breve momento di raccoglimento alla lapide commemorativa dei carabinieri Condello e Caruso, trucidati nella strage di Razzà dell'aprile 1977.
A seguire, a Cittanova, alla lapide del vicebrigadiere Iozia, i rappresentanti dell’Arma con il sindaco di Cittanova, renderanno un saluto in ricordo dell'omicidio del sottufficiale avvenuto nell'aprile del 1987. Una cerimonia diversa dal solito, a cui questa volta non potranno prendere parte i familiari dei militari uccisi, a cui l’Arma si stringe nel ricordo dei propri cari.
Non verrà meno, però, la presenza dell’Arma reggina, con la sentita partecipazione anche delle autorità civili, a continua testimonianza della inequivocabile volontà e determinazione nel proseguire in quell’azione di promozione della cultura della legalità, di cui i nostri martiri sono testimoni.