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Non c’è pace per i piccoli amici a quattro zampe di Lamezia. Pochi giorni fa la notizia di un cane avvelenato in zona Sant’Eufemia, è di qualche ora fa invece la terribile scoperta nei pressi del cimitero di Lamezia Terme-Nicastro di un piccolo randagio di cui si prendevano cura alcuni volontari trovato bruciato su un muretto adiacente alla strada.
A denunciare il riprovevole atto di crudeltà è Teresa Vescio, responsabile del dipartimento ambiente e agricoltura di Fratelli d’Italia Lamezia. “A quanto pare è difficile capire se sia stato bruciato da vivo o da morto, ma in ogni caso rimane un gesto disumano, sarebbe stato opportuno segnalare la presenza alle autorità competenti nel caso in cui i soggetti in questione avessero rinvenuto un cane morto e non procedere ad incenerire il corpo.
Nel caso in cui fosse stato bruciato vivo – si legge in un comunicato - le sofferenze inflitte al piccolo cucciolo non possono restare impunite e si chiede in ogni caso alle autorità competenti di procedere alla visione di telecamere se presenti si chiede la collaborazione dei cittadini per porre fine a simili atti”.