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Riceviamo e pubblichiamo la lettera del consigliere di Lamezia Terme Nicola Mastroianni al presidente Oliverio:
Illustrissimo Signor Presidente,
la Città di Lamezia Terme, d’altronde come il resto le altre cittadine calabresi, stà attraversando una fase particolarmente delicata e critica sotto il profilo prettamente economico e sociale per gli effetti negativi della devastante crisi economica che quotidianamente intacca e compromette la tenuta alimentando insicurezza e precarietà.
E’ di tutta evidenza e attualità la condizione di straordinaria emergenza che investe le imprese calabresi, i lavoratori, le famiglie e la società nel suo complesso ponendosi ai nostri giorni a livelli di drammaticità.
Con un tasso di occupazione che si attesta al 39% e la disoccupazione giovanile che ha raggiunto il 62,6%, la Calabria si attesta una regione in gravissimo ritardo di sviluppo come dimostra il Pil pro-capite che è appena il 62,8% della media nazionale, ormai nettamente al di sotto del 75% di gran parte dei Paesi europei, anche dell’Est.
In queste condizioni rischiamo seriamente di uscire dall’obiettivo convergenza solo perché, dopo il ciclo di programmazione 2014-2020 - l’ultima chance per la Calabria - l’Unione europea non finanzierà più l’allineamento delle regioni negligenti.
Troppi segni meno che caratterizzano da lunghissimo tempo la vita economica e sociale in questa nostra terra.
Nei mesi scorsi i calabresi Le hanno affidato un compito difficilissimo in un momento altrettanto particolare e difficile per la situazione contingente, nella speranza che la Sua squadra di governo possa rimuovere tutti quegli ostacoli granitici ereditati dalle precedenti amministrazioni che hanno gestito nella più assoluta spavalderia nel non risolvere i tanti problemi che questa Regione ha solo accumulato in questi anni.
Tuttavia, nell’ importanza storica delle decisioni che il suo governo assumerà nei prossimi mesi, tutti noi calabresi attendiamo delle risposte concrete, una terapia d’urto e choc sul fronte del contenimento della spesa pubblica specie quella improduttiva e, al contempo, la messa in atto di tutte le azioni sinergiche con la cabina di regia del Governo nazionale per invertire la rotta e, soprattutto, anche la possibilità di ricorrere all'utilizzo di risorse supplementari e straordinarie quali il sostegno al reddito delle famiglie in povertà, dei giovani per sostenerli allo studio e alla ricerca di un lavoro, al Fondo per le aree sottoutilizzate per aiutare il faticoso compito di tamponare l’emorragia in atto e far crescere le imprese calabresi e l’occupazione.
Su quest’ultimo argomento, quello dell’occupazione, è indispensabile istituire una Unità di crisi per monitorare le dinamiche dell'emergenza occupazionale e una Task Force operativa regionale per attuare una strategia efficace per contrastare la difficile congiuntura economica e sociale in Calabria.
In ultima battuta, dopo la sensibilità e l’attenzione dimostrata dal Presidente del Consiglio, venuto ben tre volte in Calabria negli ultimi 10 mesi, assumerebbe grande significato se il Presidente Renzi convocasse, immediatamente dopo l’insediamento della nuova Giunta regionale, il Consiglio dei Ministri in seduta straordinaria e urgente, proprio in Calabria, la regione più povera d’Italia e d’Europa, per varare un pacchetto di misure efficaci e urgenti per dare fiducia e aspettative alla comunità calabrese.
Cordialità vivissime.