Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Sembrava risolto il problema di organico del reparto di pediatria dell’ospedale Giovanni Paolo II che aveva indotto il primario Ernesto Saullo a bloccare preventivamente i ricoveri. Il timore era che l’unità dovesse definitivamente chiudere i battenti ma, dopo diverse manifestazioni di piazza ed interlocuzioni, il governatore Oliverio aveva comunicato che, individuando una nuova risorsa da inserire tra quelle in mobilità interna, il reparto avrebbe potuto riprendere piena operatività, in attesa che si procedesse allo sblocco delle assunzioni anche per gli spoke.
Ma il medico in questione sarebbe stato attinto dal reparto di Neonatologia, un reparto già di per sé in grave sofferenza. Ecco perché dopo un primo avvio di collaborazione, sarebbe ora arrivata la comunicazione che dai primi di aprile Neonatologia non offrirà più personale medico a Pediatria.
Rischia allora di riproporsi di nuovo l’emergenza delle scorse settimane. Il reparto pediatrico potrebbe rifiutarsi di accogliere nuovi pazienti per paura di non riuscire a fronteggiare le emergenze. A farne le spese sono sempre i più piccoli. Anche la Tin, l’unità di terapia intensiva neonatale, è in gravi difficoltà e i ricoveri vengono fatti a Catanzaro. La sanità continua ad essere tallone di Achille per Lamezia e l’intera Calabria. La nomina del commissario alla sanità è stata attesa come manna dal cielo, ma non si sa se basterà a rimediare ad anni di cattive pratiche.
Tiziana Bagnato