C’è scontento e malumore tra i negozianti dell’ex piazza d’Armi, ora piazza Mazzini. La riqualificazione dello storico punto di incontro e del commercio avrebbe, spiegano, contribuito ad affossare le attività commerciali e creando disagi per commercianti e cittadini.L’ampliamento della pavimentazione della piazza ha portato alla chiusura di alcune strade, peggiorando la situazione del traffico, spiegano a laCNews24, e diminuendo il numero dei parcheggi. Nella piazza era stato previsto il capolinea degli autobus, cosa mai avvenuta.

 

Nel frattempo ad alcune attività, come ad esempio, l’edicola è stato però imposto di spostarsi proprio per fare spazio a quel capolinea poi non realizzato. Lì dove si sarebbero dovuti fermare i mezzi è rimasta una grande e ingombrante struttura metallica e sono stati realizzati parcheggi. Difficile con una struttura così labirintica godere di sicurezza, spiegano i commercianti. Troppi i tratti in cui una volante non può accedere in un normale servizio di controllo. Ma i commercianti lamentano anche il fatto che la piazza «è diventata terra di nessuno». C’è chi bivacca, italiani e stranieri. Nelle fontane c’è chi si lava, chi fa bisogni. Dalle 18 e 30 di sera, appena il sole tramonta, iniziano le risse, ci raccontano. Il parco giochi interno spesso è abbandonato. Trovati all’interno anche preservativi. E ora i commercianti, affiancati nella loro protesta dalla Lega, chiedono un nuovo approccio sperando anche nel ritorno di Paolo Mascaro per un cambiamento di pagina. Chiedono interventi sulla viabilità, ma anche controlli maggiori per rendere la piazza sicura e fare in modo che si sia invogliati ad attraversarla. Intanto molte saracinesche sono ormai chiuse e altre attività storiche hanno già annunciato la loro imminente chiusura.