Piselli, fagioli, pelati e tonno in scatola, pasta, zucchero, pecorino in pezzi. Sono alcuni degli alimenti che vanno a comporre la busta di spesa che ogni mese l’associazione Donne e Futuro per conto del Banco Alimentare della provincia di Catanzaro distribuisce alle famiglie più bisognose di Lamezia. E l’associazione è la maglia di una catena in cui si inseriscono anche alcune parrocchie e la Caritas nell’ottica di offrire sollievo a chi fatica ad arrivare a fine mese. Trecento solo le famiglie di cui si occupa l’associazione Donne e Futuro. Abbiamo accompagnato i volontari Bianca Lillo e Maurizio Leone nel loro tour mensile tra i quartieri cittadini. Dal centro alla periferia, passando per cittadini italiani, di origine rom e stranieri, per il Banco Alimentare non ci sono differenze se non il rispetto di alcuni parametri Isee ( il modello va esibito) e una firma per ricezione.

 

C’è chi ha perso il lavoro, chi ha un marito gravemente malato, chi con la pensione deve sostenere anche figli e nipoti. Appena il furgoncino arriva, si scende in strada con una busta e Maurizio e Bianca distribuiscono la spesa. Agli alimenti del Banco si vanno ad aggiungere i prodotti offerti dai negozi del territorio, alcuni in scadenza. Dieci circa i volontari che operano su Lamezia con l’associazione Donne e Futuro, tra questi anche alcuni di coloro che usufruiscono del servizio. Un servizio poco pubblicizzato, che opera in sordina, ma ogni mese atteso con impazienza.