Confermata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata di cinque anni nei confronti di V. T. G. di Lamezia Terme. Il provvedimento era stato sospeso in conseguenza della custodia in carcere dell’interessato per espiazione pena.

 

La legislazione antimafia prevede, infatti, la sospensione del provvedimento in caso di detenzione del pregiudicato, ma se la detenzione ha una durata almeno di due anni, c’è la necessità che il Tribunale provveda a verificare, alla cessazione della carcerazione, la persistenza della pericolosità sociale della persona.

 

I giudici della sezione misure di prevenzione hanno ritenuto che il breve lasso di tempo trascorso in libertà di V. T. G. non è sufficiente a dimostrare la totale perdita di contatti con la malavita, visto anche il fatto che già in passato intratteneva rapporti con la criminalità nonostante i provvedimenti restrittivi. L’uomo era stato arrestato nelle operazioni “Perseo” e “Medusa”, perché ritenuto esponente di spicco della cosca Giampà, alla quale, ritengono i giudici, continua ad essere legato. La misura di prevenzione prevede alcune restrizioni della libertà personale, come il divieto di uscire di casa in orari serali, il divieto di frequentare pregiudicati e di allontanarsi dal comune di residenza senza autorizzazione.