Ha rischiato per l’ennesima volta di esondare il fiume Cantagalli nel tratto in cui percorre l’ex comune di Sant’Eufemia, nei pressi dell’aeroporto, a Lamezia Terme. Più volte i residenti avevano denunciato il pericolo, il rischio di una tragedia, tante le occasioni in cui si sono trovati a scappare di casa, ma ancora una volta sopralluoghi e promesse non hanno avuto seguito e le piogge abbondanti che si sono riversate nelle ultime ore nel Lametino hanno ingrossato il torrente.

Il livello dell’acqua ha raggiunto quasi il limite del letto e i detriti legati alla cattiva o mancata manutenzione che ne hanno portato all’innalzamento negli ultimi anni di ben cinque metri, sono usciti fuori prepotentemente.

Dalle canne, ai sacchi di spazzatura, a giocattoli e bottiglie, tutto pronto a creare strettoie e a diventare un potenziale killer. Sul posto solo negli ultimi mesi diversi consiglieri comunali, ex politici cittadini e consiglieri regionali. I residenti sono sfiduciati, la situazione degenera sempre di più.

Lo scorso mese di novembre sono state sottoscritte convenzioni con la Protezione Civile Regionale e la Regione per la realizzazione di interventi sui torrenti Bagni e Cantagalli, per un valore di 250 mila euro e a mesi di distanza nulla è stato ancora fatto.

Ma diverse sono state le zone di Lamezia a soffrire. L’area nei pressi della chiesa di Santa Chiara, alle spalle di via del Progresso, è stata completamente allagata. Le strade sono diventate fiumi in piena, i mezzi della cooperativa Malgrado Tutto sono intervenuti più volte.

Disagi anche a Gizzeria Lido e Falerna Marina dove i sottopassi si sono allagati e ripetuti sono stati gli interventi dei vigili del fuoco. Scene che ciclicamente si ripetono appena aumentano le piogge, problemi atavici che attendono risposte.